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Economia

Novaceta, Montagnoli (CUB): “Sì alla cassa integrazione, ora lavoriamo per il rilancio”

Primo accordo raggiunto, ieri, per i lavoratori di Novaceta. "Perdono 20mila euro l'anno di stipendio" spiega il CUB. Ora sono in cassa straordinaria per un anno, ma la trattativa sindacati-azienda non si ferma

Cassa integrazione straordinaria, come prevede la legge in caso di fallimento, a partire dal 23 luglio 2010 fino al 22 luglio 2011, in sostituzione di quella in deroga: è questo il primo obiettivo raggiunto dai sindacati che ieri mattina, in Regione, hanno incontrato il commissario liquidatore fallimentare, Carlo Giraudo.


"E' da 3 anni che i lavoratori si trovano in una condizione che comporta una perdita di stipendio di quasi 20 mila euro all'anno considerando che avevano turni, maggiorazioni e la quattordicesima - ha spiegato Walter Montagnoli, della CUB - Tuttora ci sono continui ritardi di pagamento da parte dell'Inps, deve ancora arrivare ai dipendenti la mensilità di giugno, e sembra che il motivo sia il mancato versamento di qualche migliaia di euro da parte dell'azienda fallita".

  C'è una perdita secca di 20mila euro/anno a lavoratore, ma lavoriamo per il rilancio dell'azienda  


Primo dopo la nomina del curatore fallimentare, l'incontro della mattinata è stata l'occasione per affrontare anche alcuni problemi pratici, "Come il fatto che l'Enel sta minacciando di tagliare la fornitura della corrente elettrica, per vecchie bollette ancora da pagare risalenti alla precedente gestione" ha aggiunto Montagnoli.


Ultimo ma più importante obiettivo dei sindacati, anche se a più lungo termine, è il rilancio della fabbrica, un processo necessario che, secondo i lavoratori, è tempo che venga avviato, partendo con l'individuazione di un nuovo imprenditore subentrante.


"Giraudo ci ha assicurato che provvederà al più presto a istituire una gara pubblica per informare e sensibilizzare le aziende sull'acquisizione di Novaceta - ha concluso Montagnoli - E' una realtà importante a livello di mercato mondiale e sarebbe un atto delinquenziale permettere che chiuda".
Il prossimo appuntamento è già stato fissato il 31 agosto, presso la Provincia di Milano, in presenza dell'assessore all'Industria e alle Piccole e medie imprese Paolo Giovanni Del Nero, ancora da programmare, invece, un incontro che veda presenti tutte le istituzioni coinvolte compreso il sindaco di Magenta, Luca del Gobbo.

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