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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Oltre 800 gli incontri b2b realizzati al Siaft

I buyer del vino: “Qui troviamo le tipicità autoctone italiane, basta gusti standard”. Le Camere di Commercio: il valore del nostro patrimonio locale è la chiave per esportare meglio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

E' emersa chiaramente una tendenza durante il Siaft Wine di Chieti e Cosenza appena trascorso: puntare sulla valorizzazione delle produzioni vitivinicole autoctone locali perché all'estero apprezzano sempre di più i gusti unici del Made in Italy e dicono basta alle produzioni standardizzate.

Nel 4° evento organizzato da Unioncamere e dal Ministero dello Sviluppo economico con 18 Camere di Commercio del Mezzogiorno per il progetto Siaft, dedicato al settore del vino, sono stati oltre 800 gli incontri B2B generati tra le circa 80 aziende vitivinicole, piccole e medie del Centro Sud Italia, e i buyer provenienti da Giappone, Canada, Francia, Germania e Polonia durante le giornate del Siaft (27 e 28 maggio a Chieti e 29 maggio a Cosenza).

Molto apprezzata dai partecipanti la formula e la concretezza del Siaft: attraverso un calendario di appuntamenti fissati a tavolino di circa mezz'ora, buyer e aziende si sono incontrati in maniera efficace e concreta, senza perdite di tempo.

Siaft Wine Chieti (27-28 maggio)

Durante la tappa di Chieti sono state 53 le aziende del Centro Sud ad incontrare buyer provenienti da Polonia, Germania, Giappone, Canada e Francia riuscendo a totalizzare 660 incontri B2B.

Silvio Di Lorenzo Presidente della CCIAA di Chieti dichiara: "Siamo orgogliosi di aver ospitato il Siaft: il nostro obiettivo è legare saldamente il vino all'Abruzzo, mercato in crescita in particolare nella provincia di Chieti. Il nostro obiettivo è far conoscere la nostra realtà, valorizzando non solo il vino, che continua a ottenere riconoscimenti di qualità, ma anche l'olio e il turismo territoriale mettendo in evidenza le nostre specificità territoriali e le unicità del nostro patrimonio enogastronomico."

Esempio del binomio qualità e tipicità locale è l'azienda Agriverde di Ortona (Chieti) come racconta Daniela Ricci, responsabile Commerciale e Marketing: "Siamo stati i primi a realizzare in Italia vino biologico: non realizziamo soltanto prodotti bio, ma adattiamo questa filosofia in tutti gli aspetti. Anche gli edifici della nostra azienda sono stati pensati secondo i principi della bioarchitettura. Il risultato finale è un prodotto unico come il vino Plateo, nostro fiore all'occhiello, che ha origine dal più antico vitigno di Montepulciano ed è riconosciuto tra i migliori cento vini nel mondo."

Siaft Wine Cosenza (29 maggio)

A Cosenza 23 aziende di piccole dimensioni hanno incontrato 10 buyer stranieri totalizzando 160 incontri B2B e chiudendo già degli accordi.

E' stata presentata l'Accademia del Magliocco, che ha l'obiettivo di studiare le peculiarità del vitigno locale autoctono e valorizzare la sua diversità e quella del territorio che costituiscono quell'autenticità che realizza un vantaggio competitivo. Il Magliocco è il portabandiera della viticoltura calabra per la sua grande storia. L'Accademia oltre a recuperare la storia del vitigno ha anche l'obiettivo di farlo conoscere, far sapere come vinificarlo e capire i mercati.

Giuseppe Gagliotti, Presidente della CCIAA di Cosenza: "L'unicità delle produzioni agroalimentari è il punto di forza del cosentino e dell'Italia tutta, perché è qualcosa che nessuno riesce a copiarci e ci arricchisce di un valore unico al mondo. I nostri produttori hanno capito che bisogna puntare su una cantina tradizionale ma anche investire sulla tecnologia dei processi produttivi: i nostri vini sono di grande qualità grazie all'impegno e agli investimenti dei nostri produttori."

Piergiorgio Falvo dell'omonima Masseria dichiara: "La nostra è una masseria secolare, ricca di storia e tradizione. Il nostro obiettivo è realizzare vini pregiati autoctoni, dal gusto unico e sicuramente non standardizzato, perché vogliamo offrire sul mercato dei gusti differenti e non appiattiti. Il consumatore deve essere educato alla varietà attraverso percorsi degustativi realizzati ad hoc."

* * * *

A chiusura dei due eventi, ha commentato Sandro Pettinato, Vicesegretario generale di Unioncamere: "Siamo convinti che lo sviluppo dell'export sia oggi uno dei pochi sbocchi per lo sviluppo e la crescita delle PMI, ma occorre puntare sulla valorizzazione del patrimonio e delle tipicità del Made in Italy, come l'agroalimentare.

Il sistema camerale vuole creare i presupposti per realizzare un "modello Italia" che permetta anche ai piccoli imprenditori, portatori di unicità, di accedere a quei mercati esteri che da soli non avrebbero raggiunto. Soprattutto con azioni di incoming come questa: meno costose e capaci di far conoscere ai buyers esteri il know-how produttivo delle nostre aziende.

Le Camere di Commercio italiane puntano essenzialmente - prosegue Pettinato - ad incrementare il numero delle imprese che oggi esportano stabilmente, attualmente meno di undicimila unità. Per questo motivo UNIONCAMERE azionale sta promuovendo una serie di azioni - non solo promozionali - per incrementare le attività legate all'estero. 1200 iniziative l'anno, 70milioni di euro di investimenti, una programmazione unitaria ed una stretta collaborazione con il Governo centrale, l'Ice, le categorie imprenditoriali e le Regioni. Siaft ne è solo un piccolo esempio, ma può diventare una pratica efficace di lavoro per tutto il Paese."

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