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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Porta Nuova, al Comune di Milano 10 milioni di euro dai costruttori

La sentenza del Consiglio di Stato sugli oneri di urbanizzazione

I costruttori del quartiere di Porta Nuova dovranno versare circa dieci milioni di euro a Palazzo Marino come oneri di urbanizzazione: lo stabilisce una sentenza del Consiglio di Stato che inverte una decisione del Tar che, invece, aveva dato ragione a Coima e Varesine, le due società private coinvolte. La vicenda nasce nel 2006 con la stipula della convenzione tra l'ex Hines Italia, poi diventata Coima, e Varesine da una parte e il Comune di Milano dall'altra per la realizzazione del quartiere e la definizione dei relativi oneri.

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Nel 2008, Palazzo Marino ha cambiato però gli oneri. Le due aziende hanno sempre ritenuto di doversi riferire ai precedenti accordi, anche per principio di buona fede a loro dire violato. Ma per il Comune le cose stanno diversamente: nell'accordo del 2006 si diceva che le tariffe sarebbero state definite nell'ambito del permesso a costruire, che è stato firmato dopo l'entrata in vigore della tariffazione degli oneri stabilita nel 2008.

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Così, dopo la bocciatura del Tar, Palazzo Marino si è presentato al Consiglio di Stato e ha avuto ragione. Di fatto, quindi, poiché i procedimenti amministrativi hanno due gradi di giudizio, ora le due società dovranno pagare i dieci milioni, che sono un conguaglio rispetto al totale: vengono comunque riconosciuti tutti i lavori relativi alle nuove strade, alle fognature, all'illuminazione e altro ancora già eseguiti da Hines-Coima e Varesine.

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