Expo Milano 2015 fa i conti: 1.258,7 milioni di contributi pubblici, 944 milioni di ricavi gestionali e 168,9 milioni di altri ricavi. Dalla vendita dei biglietti ha ricavato 421,3 milioni, dalle sponsorizzazioni 353,7 milioni, dall’affitto degli spazi ai Paesi partecipanti 19,2 milioni. Le concessioni di spazi e servizi di Padiglione Italia hanno generato ricavi per 29,2 milioni di euro, le royalties sul cibo e il merchandising a 27,8 milioni. I numeri sono stati resi noti dalla società nelle scorse ore. 

Il risultato complessivo del progetto, dal 2009 al 2015 porta ad un patrimonio netto di 30,7 milioni di euro al 31 dicembre, si evince dal rendiconto pubblicato sul sito. Questo deriva dai contributi in conto capitale dei soci direttamente imputati a patrimonio netto (122,4 milioni di euro) e dal risultato netto d’esercizio cumulato nel periodo, pari a -101,9 milioni di euro.

Sono queste le cifre per dare un'idea dell'appuntamento che ha messo Milano e l'Italia al centro del mondo. Solo lo scorso anno il New York Times ipotizzava un fatturato pari a 10 miliardi di euro. Il giro del globo in sei mesi, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, seguendo il fil rouge del cibo attraverso l'Esposizione Universale.

Sono state 147 le adesioni ufficiali, delle quali 144 da parte dei Paesi partecipanti, mentre sono state tre le Organizzazioni internazionali: ONU, Unione Europea e CERN. L'indotto si è aggirato su poco meno di 15 miliardi di euro. In particolare 6 miliardi per l'industria, 4,8 per i servizi alle imprese e 3,9 per turismo e ristorazione. La società rende noti i numeri del rendiconto d'esercizio con un patrimonio netto pari a 30,7 milioni di euro contro un costo pari a 2,2 miliardi di euro. Rimangono da incassare ulteriori 37,9 milioni di euro.