rotate-mobile
Economia

Penati: "Acquistare Serravalle fu un'operazione vantaggiosa"

L'ex presidente della provincia difende la sua scelta di aumentare le quote dell'ente nella Milano Serravalle. "La provincia s'è arricchita, il patrimonio ora vale più del doppio"

Filippo Penati è tornato stamattina a difendere l'operazione dell'acquisto di una quota di Milano Serravalle, per la quale è ora sotto indagine. "Sbloccò la realizzazione di BreBeMi, Tem e Pedemontana e ha arricchito la provincia, perché il patrimonio vale il doppio di quando io la presi in consegna". Questa in sintesi l'auto-difesa sull'acquisto "incriminato", perché sproporzionato rispetto al valore di mercato dell'epoca.

Come è noto infatti il gruppo Gavio realizzò una consistente plusvalenza. L'accusa che pende a carico di Penati è che una parte di quella plusvalenza fosse una tangente nascosta. "Tutti i partiti della maggioranza erano d'accordo", ha raccontato Penati riferendosi ai Ds, alla Margherita, a Rifondazione e ai Verdi. "Il comune aveva rifiutato la nostra offerta di 270 milioni e decidemmo di acquistare le quote di Gavio bloccandone una scalata".

"Gli stessi periti - ha continuato Penati - hanno valutato positivamente l'operazione. La provincia già deteneva il 37% delle quote, e se oggi vendesse il suo 52% realizzerebbe una plusvalenza più del doppio del valore delle azioni".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Penati: "Acquistare Serravalle fu un'operazione vantaggiosa"

MilanoToday è in caricamento