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Pirelli delocalizza al contrario e torna a produrre alle porte di Milano

Nello stabilimento di Bollate verranno realizzati i copertoni di alta gamma per le biciclette. I primi prodotti stanno arrivando sugli scaffali

Le "gomme per le biciclette" di Pirelli tornano a essere prodotte alle porte di Milano. Di nuovo. In questi giorni stanno arrivando sugli scaffali i primi Pirelli Pzero (tubolari, copertoncino e tubeless) nella versione aggiornata con il bollino "Made in Italy", tutti prodotti nello stabilimento di Bollate.

La storica struttura, a pochi chilometri da Milano e inaugurata da Pirelli nel 1962, è da tempo oggetto di un processo di modernizzazione e riorganizzazione per ospitare la produzione delle linee alto di gamma di Pirelli cycling, la divisione che si occupa di realizzare prodotti per biciclette. 

Il prodotto che viene realizzato è un top di gamma (si tratta di coperture da poco meno di 100 euro la coppia); materiali che finiranno sulle specialissime degli amatori più esigenti ma anche sulle bici dei team della massima categoria tra cui Trek-Segafredo, Uae Team Emirates, Ag2r Citroën, e di squadre Mtb come Wilier Triestina-Pirelli e Canyon Clltv-Pirelli, tutti già partner della multinazionale e con un ruolo attivo nello sviluppo degli pneumatici. "La vicinanza dello stabilimento agli headquarters Pirelli e al dipartimento ricerca e sviluppo sarà un acceleratore dello sviluppo dei prossimi prodotti cycling", assicurano dalla società.

Nella fabbrica, l’innovazione è visibile a tutti i livelli: non solo nella robotizzazione dei processi, che garantisce estrema affidabilità qualitativa e precisione geometrica nel prodotto, ma anche nei semilavorati, per i quali è stato sperimentato un sistema di estrusione unico nel suo genere, e nelle mescole, sviluppate con un sistema di continuous mixing.  Una fabbrica dall'alto tasso tecnologico ma l'edificio sarà anche bello da vedere dato che, entro la fine del 2023, è previsto un completo restyling e delle facciate.

"È una grande soddisfazione dare un nuovo volto e una nuova funzione alla fabbrica di Bollate riportando in Italia parte della produzione di pneumatici cycling, e lo è ancora di più nell'anno in cui festeggiamo i 150 anni dell'azienda - ha spiegato Andrea Casaluci, general manager operations Pirelli -. Per noi la bicicletta ha un grande valore storico e simbolico: furono proprio le gomme da bici il primo tipo di pneumatici prodotto da Pirelli e oggi riportiamo a pochi chilometri dalla nostra sede questa parte dell'attività. Inoltre, il progetto di Bollate ci consente di aggiungere valore al territorio, attraverso interventi che mirano a rendere moderno e sostenibile tanto lo stabilimento, quanto il contesto circostante".

Milano e la bike industry

Milano potrebbe tornare a essere una delle città chiave della bike industry. A dicembre il colosso delle biciclette Bianchi, controllato dalla svedese Cycleurope Ab, aveva annunciato che tornerà a produrre le sue specialissime a Treviglio. Il motivo era uno solo: riappropriarsi di un pezzo (fondamentale) della catena produttiva e accorciare i tempi di consegna; tempi che sono lievitati sia a causa dei ritardi della logistica, messa in crisi dal covid, ma anche dalla carenza di materie prime.

Due big sono tornate ma non sono pochi i colossi dell'industria della bici che non hanno mai lasciato Milano, tra questi Colnago (anche se il patron Ernesto ha venduto agli arabi) De Rosa, Losa, Cinelli ma anche botteghe che sfornano pezzi unici all'ombra di un altro monumento (il Vigorelli) come Masi. Insomma, il know how c'è ed è di ottima qualità.

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