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Economia

Arresto di Ponzellini, spuntano i politici che chiedevano interessamenti

La Santanché, Romani, Brancher, La Russa: secondo il gip, tutti avrebbero mostrato interesse per pratiche di finanziamento a imprese. La Russa: "Non ho mai parlato con Cannalire"

La Banca Popolare di Milano fa sapere di considerarsi parte offesa nella vicenda che ha portato agli arresti domiciliari l'ex presidente Ponzellini. Secondo la dirigenza di Bpm, non ci sono ripercussioni economiche. Ma il titolo in Borsa è crollato. Nel comunicato - diffuso su richiesta della Consob - la banca fa sapere di essersi messa a disposizione dell'autorità giudiziaria per accertare tutti i fatti.

E sarebbero coinvolti anche alcuni politici di primo piano. Come l'ex ministro paolo Romani, che avrebbe sollecitato - attraverso Antonio Cannalire, anch'egli ai domiciliari - un finanziamento a favore di una società, da 500mila euro, per un canale televisivo. Nell'ordinanza c'è anche la trascrizione di una intercettazione telefonica in cui Cannalire, mentre parla con la segretaria di Romani, afferma: "Finché c'abbiamo una banca, si può invitare stasera Paolo a cena".

Non solo: il gip cita anche Daniela Santanché, che avrebbe chiesto un finanziamento per la "Visibilia Srl-Santanché", sollecitando a più riprese Cannalire, "con il quale - scrive il gip riferendosi alla Santanché - mostra un rapporto di notevole confidenza". Secondo il gip, l'attività della società "non sembra finanziabile stando a quanto riferito da certo Molteni allo stesso Cannalire", che tuttavia "esercita pressioni affinché il finanziamento venga concesso".

E poi l'ex ministro Aldo Brancher e il senatore Alfredo Messina, che si sarebbero interessati a una pratica per un certo Acampora, che gli inquirenti ritengono sia Giovanni Acampora, condannato per l'Imi-Sir. Ma in questo caso "l'esito della pratica - scrive il gip - non è noto".

Infine spunta il nome di Ignazio La Russa per un finanziamento alla società Quintogest. "Tale Giordano della Quintogest - scrive il gip - chiamava direttamente Cannalire, riferendo d'aver spiegato a La Russa che la sua pratica non era di facile trattazione". Secondo quanto scrive il gip, La Russa avrebbe replicato: "Allora chiamo io Massimo, vedrai che è facile". L'ex ministro della difesa ha però diffuso una nota in cui spiega che la telefonata non riporta sue parole ma una conversazione tra Giordano e Cannalire. E continua La Russa: "Con Cannalire non ho mai parlato in vita mia". La Russa spiega anche che "segnalare una pratica da 'valutare con la massima serietà' non vedo quale disvalore avrebbe: lo farei per qualsiasi azienda o privato che dal ritardo di una risposta dovuta potrebbe avere un danno grave".

Nessun politico comunque risulta indagato.

Aggiornamenti

In primo grado Ponzellini è stato assolto dall'accusa di associazione a delinquere perché il fatto non sussiste mentre era stato condannato a un anno e sei mesi per uno dei numerosi capi di imputazione secondari.

In appello, invece, i giudici della seconda sezione civile hanno confermato l'assoluzione per il reato di associazione a delinquere. È stato invece estinto per "intervenuta prescrizione" il reato di corruzione privata per il quale Ponzellini era stato condannato a un anno e sei mesi nel 2017.

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