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Economia

Uilposte: "Emergenza manutenzione auto e moto nei centri recapito Lombardia"

La denuncia del sindacato

La Uilposte denuncia da diversi mesi la carenza di motomezzi e automezzi efficienti che rischia di paralizzare i tanti Centri di Recapito della Lombardia.

"I Centri ed i lavoratori subiscono disagi quotidiani - scrive in una nota il sindacato -. Finalmente è venuta a galla l’atroce verità: siccome l’Azienda era in forte ritardo con i pagamenti dei fornitori dei contratti di manutenzione, parecchi di loro, esasperati, hanno dato “forfait”, cioè non sono stati più disponibili a fare “gratuitamente” la manutenzione dei mezzi di Poste Italiane (come poteva essere ben prevedibile). Tutt’ora in tante realtà lavorative dove si verificano guasti tecnici su motomezzi ed automezzi, e non vi sono mezzi di scorta, le zone di recapito rimangono “a terra” o si fa a gara a chi riesce ad accaparrarsi per primo il motorino disponibile. Alcune indiscrezioni riferiscono che, di recente, l’Azienda abbia ripreso a “pagare” i fornitori, rivedendo contestualmente i contratti degli appalti e concentrandoli nelle mani di pochi soggetti che devono assistere tutti i mezzi della Regione Lombardia postale (pochi grossi fornitori)".

"L’assurdità di tali decisioni è a tutt’oggi sotto gli occhi di tutti e, nei centri di lavoro, ci si chiede chi possa aver pensato ad una scelta del genere, considerato, ad es., che fornitori della provincia di Pavia vanno a fare manutenzione ai motorini dei centri postali della Brianza e viceversa tra quelli di Milano e altre lontane realtà (a distanza di oltre 50 Km) - prosegue lo scritto -. Gare fatte al massimo ribasso e secondo criteri assurdi, le cui conseguenze più vistose sono: fortissimi ritardi dal momento in cui vengono richiesti gli interventi spesso passano settimane; manutenzione approssimativa e scadente: gli appalti fatti al massimo ribasso e le consistenti spese che affrontano i fornitori per i loro lunghi spostamenti devono naturalmente essere in qualche modo recuperate, ed incidono in maniera fortemente negativa sulla qualità della manutenzione; orari della manutenzione incoerenti con quelli di servizio dei centri, al punto che spesso si richiede ai portalettere che sono sul “giro” di far ritorno in Ufficio per la manutenzione spicciola dei mezzi; i fornitori hanno la necessità “per economizzare” di concentrare un consistente numero di interventi nella giornata e nell’area territoriale specifica e cio’ significa lunghi intervalli tra un intervento e l’altro".

"Vogliamo sottolineare quindi che la vera e propria “emergenza” sui mezzi di recapito è tutt’altro che finita, e che i lavoratori sono stufi di “arrangiarsi” essendo spesso costretti ad operare in condizioni di insicurezza dei mezzi e, viste le recenti scelte aziendali, la situazione non è destinata sicuramente a migliorare. Oltretutto, la flotta de mezzi dovrebbe essere adeguata alle tipologie di oggetti da consegnare. E’ impensabile poter consegnare pacchi ed oggetti voluminosi (prodotti in incremento), utilizzando i motoveicoli. Ingombri e peso dei pacchi rendono la guida insicura esponendo i portalettere a continui gravi rischi di infortuni ed incidenti stradali. Il carico di pochi pezzi voluminosi sul motomezzo, a causa delle dimensioni eccessive, considerata la capienza dei bauletti, impedisce il trasporto delle restanti tipologie di corrispondenze, determinando la necessità di frequenti “appoggi” e giacenze delle altre tipologie di corrispondenze", continuano.

La Uilposte, infine, minaccia azioni legali qualora non vengano tutelati i diritti dei lavoratori a causa dell'approssimativa o precaria manutenzione dei mezzi. 

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