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Goodbye all'Apple store, in Galleria arriva (ancora) Prada

Tramonta l'ipotesi di un Apple store nel cuore di Milano: al posto di McDonald's in Galleria ci saranno degli altri locali di Prada. La casa di moda ha battuto anche Gucci; gestirà le vetrine per 18 anni. I dettagli dell'offerta

Tramonta l'ipotesi del terzo Apple store ufficiale nel Milanese, del quale avevamo parlato qualche settimana fa. Almeno non in tempi brevi. E di certo non in galleria Vittorio Emanuele II, a due passi da piazza Duomo. Nei locali dove ora c'è McDonald's, infatti, ci sarà Prada. La casa di moda ha superato anche la concorrenza di Gucci. 

A determinare l'esito del bando comunale, l'offerta economica presentata da Prada, con un rialzo di ben il 150% del canone annuo posto a base di gara, fissato a 2 milioni e 118mila euro per i primi 5 anni e di 3 milioni e 629mila euro per la restante durata della concessione, che è di 18 anni. 

A proclamare il vincitore la Commissione Gare, che oggi alle 15 si è riunita negli uffici del Demanio in via Larga per esaminare le offerte economiche dopo aver valutato i progetti presentati dalle tre società candidate. Il bando infatti prevedeva per questi ultimi un'incidenza del 60% sulla valutazione finale, rispetto al 40% dell'offerta economica. Il punteggio superiore ottenuto da Apple grazie al progetto presentato non è però bastato alla società di Cupertino per avere la meglio sugli altri due concorrenti. Data per «favorita», Apple si è presentata oggi con un punteggio per il progetto di 50,63 contro il 46,64 raggiunto da Gucci e il 46,13 da Prada, che ha superato gli altri con l'offerta economica: un rialzo del 150% contro quello del 25% presentato da Gucci e dell'1% di Apple. 

A Prada, 40 punti in più assegnati per questo, a fronte dei 6,66 andati a Gucci e allo 0,26 ad Apple. L'esito finale (86,13 per Prada, 53,3 per Gucci e 50,88 per Apple) fa di Prada il gestore per i prossimi 18 anni delle vetrine che affacciano sull'Ottagono, con ingresso in via Foscolo 3 e sviluppo su 8 livelli (dal piano terra al sesto piano compreso l'ammezzato) oltre al seminterrato, per una superficie complessiva di 4.907 metri quadrati. Il bando prevede che il nuovo concessionario si impegni a proprie spese a eseguire i lavori di ristrutturazione e adeguamento funzionale per lo svolgimento della nuove attività.

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