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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Atterra a Linate con 10 milioni, poi i soldi spariscono nel nulla

L'indagine per riciclaggio. Il denaro proveniva da una piccola banca ungherese ed è stato consegnato a un italiano identificato a posteriori

Soldi (tanti) spariti nel nulla dopo un atterraggio a Linate e uno scambio di valigette. Un caso di possibile riciclaggio internazionale che risale alla fine del 2013 ma emerge adesso, con una indagine della procura di Milano, condotta dal pm Stefano Civardi del pool reati economici. 

Si parla di 10 milioni di euro, in banconote da 500. Secondo quanto emerge, e riferito dal Corriere, i soldi erano stati prelevati da un conto corrente di una banca ungherese intestato a un vietnamita che, per le indagini, in quel periodo aveva versato tantissimi bonifici. Di fatto, a Linate atterrano un ungherese e un russo che dichiarano alla dogana i 10 milioni, motivandoli con la necessità di concludere un affare immobiliare. I doganieri ritengono che sia tutto in regola e lasciano passare i due viaggiatori, senza rendersi conto immediatamente che la banca ungherese indicata dai due uomini è diversa da quella nella quale, realmente, erano stati prelevati i contanti qualche giorno prima.

L'ungherese, uscito da Linate, prende un'auto e poi almeno un'altra, si dirige a un autogrill dalle parti di Ivrea e scambia la sua valigia con quella di un 60enne italiano, Pietro Mauro, già noto alla giustizia. Le indagini della squadra mobile portano a lui: viene identificato e perquisito. Ora risulta indagato e dovrà spiegare molte cose.

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