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Economia

La Rinascente chiuderà il 2022 con un fatturato vicino a quello pre-Covid

I conti del grande magazzino milanese sono vicini alla cifra record registrata nel 2019

"Sono nel commercio da quasi 30 anni e questo è l'anno più incredibile mai vissuto dal punto di vista lavorativo. Pensavo fosse impossibile da gestire: i primi mesi ancora alle prese con il Covid, poi è scoppiata la guerra, ora c'è la crisi energetica. Credevo di regredire invece chiuderemo l'anno molto vicini alla performance del 2019, che per noi è stato l'anno dei record". Parola di Pierluigi Cocchini, amministratore delegato di Rinascente che parlando con l'Adnkronos nel giorno dei festeggiamenti nello store di Milano dei 60 anni di Diabolik, ha fatto il punto sui conti del grande magazzino.

"Siamo tornati ai numeri pre Covid con una composizione completamente diversa rispetto a tre anni fa - spiega Cocchini - sono scomparsi i turisti cinesi e i russi, a parte i residenti, e stiamo rifacendo cifre con i visitatori locali". Anche gli americani, sottolinea l'ad di Rinascente, "sono tornati in massa grazie al rapporto euro-dollaro, assieme ai turisti europei e italiani". In poche parole, "è stato un anno che pensavamo drammatico ma che si sta per chiudere ai nostri record massimi, siamo molto soddisfatti".

"Siamo tornati ai numeri pre Covid con una composizione completamente diversa rispetto a tre anni fa - ha spiegato Cocchini - sono scomparsi i turisti cinesi e i russi, a parte i residenti, e stiamo rifacendo cifre con i visitatori locali". Anche gli americani, sottolinea l'ad di Rinascente, "sono tornati in massa grazie al rapporto euro-dollaro, assieme ai turisti europei e italiani". In poche parole, "è stato un anno che pensavamo drammatico ma che si sta per chiudere ai nostri record massimi, siamo molto soddisfatti".
 
Tutti i settori di Rinascente stanno registrando ottime performance. "Non ce ne è uno che performa meglio di altri - ha evidenziato Cocchini - la crescita è abbastanza omogenea". "Durante il Covid - ha spiegato - abbiamo assistito a una tendenza positiva sugli articoli per la casa, poi adesso c'è stato un riequilibrio tra categorie, come ad esempio il ritorno alla normalità per la cosmetica. Con le mascherine obbligatorie era molto difficile vendere cosmetici, lucidalabbra e rossetti".

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