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Coldiretti: "C'è sempre meno riso in Lombardia"

La "classica" produzione delle campagne lodigiane e pavesi, ma anche del Vercellese e del Novarese, è in calo costante: poco remunerativo, meglio frumento e mais. La soluzione? "Pianificare la produzione"

C'è sempre meno riso in Lombardia. E' quanto fa sapere la Coldiretti lombarda, simando un calo del 7% delle superfici dedicate alla coltivazione del riso, pari a più di 7mila ettari in tutta la regione. Ciò equivale a 400mila quintali di riso in meno  nel prossimo raccolto.

Costi di gestione in aumento, industria che paga troppo poco: questa la spirale secondo Coldiretti. Da qui la riconversione, sempre più frequente, a mais e frumento, più redditizi. Il tema non è di poco conto se si considera che tra Pavia, Milano e Lodi, oltre a Vercelli e Novara, si produce qualcosa come il 90% del riso italiano. E infatti la risaia è il paesaggio "tipico" delle campagne di questa zona del Paese.

Per quanto ancora? In provincia di Pavia si stima - per il 2012 - una perdita di 370mila quintali di raccolto. La soluzione di Coldiretti è quella di creare la Filiera Italiana Riso, una società di scopo a livello nazionale che, attraverso accordi con industria e gdo, cercherà di pianificare le produzioni, evitando almeno le oscillazioni dei prezzi. Basterà?

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