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Economia

Saldi, il segretario di Adiconsum Milano: “Liberalizziamo il mercato”

Gli sconti invernali partiranno ufficialmente il prossimo 6 gennaio. Da qualche giorno però i clienti più fedeli usufruiscono dei pre-saldi. Di Buono: "Normativa anacronistica"

Il segretario generale dell’Adiconsum di Milano, Tommaso Di Buono, chiede l’apertura di un tavolo di confronto sui saldi a Confcommercio e Confesercenti. “La normativa” che li regola, secondo l'associazione dei consumatori sarebbe infatti “senza senso”.

“Sappiano tutti – spiega il segretario - che il periodo degli sconti è preceduto da una stagione sommersa di pre-saldi durante la quale i commercianti, attraverso telefonate, sms e mail, invitano i clienti più affezionati a recarsi in negozio per un anteprima delle promozioni, dove spesso sono in vendita, “saldati”, i capi migliori”.

“E’ arrivato il momento di liberalizzare realmente e progressivamente il mercato, a tutela dei consumatori e dei commercianti seri che non usano sotterfugi o fanno concorrenza sleale. Ognuno deve essere libero di praticare gli sconti che vuole, quando vuole”, conclude Di Buono.

Adiconsum, inoltre, ha stilato un decalogo contro il rischio-imbrogli durante i saldi che a Milano e in tutta la Regione Lombardia avranno inizio il prossimo 6 gennaio. Ecco una sintesi: contrallare che sull'oggetto in saldo sia riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale; diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova; fare attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto; confrontare i prezzi con quelli di altri negozi; diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce; chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se si cambia idea sul colore o sul modello); qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituire i soldi occorre rivolgersi alla Polizia Municipale e segnalare il caso allo sportello Adiconsum più vicino.
 

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