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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Milano: la corsa al risparmio dei saldi inizia il 5 gennaio 2012

I saldi inizieranno il 5 gennaio 2012 e proseguiranno per due mesi

Caccia all'affare nelle vie della moda milanesi, con l'inizio dei saldi invernali. Quest'anno le vendite iper scontate, a Milano, inizieranno il 5 gennaio 2012 e proseguiranno fino a un massimo di due mesi (non vi è ancora una data certa, comunque si concluderanno presumibilmente la prima settimana di marzo). 

Ecco qualche informazione utile per non "incappare" in spiacevoli "furbetti".

OFFERTE SPECIALI SCONTATE - Prima di un acquisto è consigliabile confrontare sempre le offerte di più punti vendita. Una lista della spesa "ragionata" vi può aiutare ad evitare acquisti superflui. Quella che già in precedenza era definita "offerta speciale", a fine stagione dovrà essere ulteriormente scontata. Perciò è preferibile fare acquisti dove i prezzi originali risultano esposti e che avete anche avuto modo di verificare in precedenza. Attenzione alla distinzione, prevista dalla legge, tra "merce in saldo" e "merce ordinaria". Qualora l'esercizio offra il pagamento con carta di credito o bancomat e non escluda in maniera chiara e visibile tale possibilità per la merce in saldo, lo stesso non potrà rifiutare tale tipo di pagamento.

I PREZZI - I prezzi pubblicizzati devono essere praticati nei confronti di tutti gli acquirenti senza distinzione alcuna, senza limitazioni di quantità e senza abbinamento di vendite, fino ad esaurimento delle scorte. Dell'esaurimento delle scorte il pubblico deve essere chiaramente informato con avviso posto all'esterno del negozio. Può capitare che nella ressa e confusione, i cartellini dei prezzi delle merci esposte finiscano per essere scambiati tra di loro. Per questo si raccomanda sempre di controllare l'etichetta prima di pagare. Nel caso di capi di abbigliamento particolarmente convenienti capita che manchino le dichiarazioni previste per legge, come ad esempio le informazioni relative alla composizione del tessuto e le indicazioni relative alla corretta cura del capo. Il motivo dipende dal fatto che a volte i capi più scontati o più convenienti vengono prodotti appositamente per le svendite di fine stagione (cosa che sarebbe fra l'altro vietata dalla legge). L'acquisto di tali articoli dovrebbe essere oggetto di particolare attenzione.

CONSERVARE LO SCONTRINO - Anche per le svendite di fine stagione vale il consiglio di conservare accuratamente lo scontrino di cassa o la fattura, che potranno tornare utili nel caso di eventuali reclami nei confronti del commerciante o nel caso della denuncia di un danno. I commercianti non sono tenuti in genere a ritirare i prodotti che non risultino difettosi; questo sia durante il periodo delle svendite che durante la stagione normale. Se lo fanno è solo per cortesia. La sostituzione di merce acquistata in svendita, che non presenta difetti, è per lo più esclusa espressamente dal venditore.

SOSTITUZIONE MERCE - Per chi desidera comunque usufruire dell'eventuale sostituzione della merce acquistata, sarebbe opportuno farselo indicare espressamente dal commerciante sullo scontrino di cassa o sulla fattura. I prezzi ridotti non "riducono" anche i diritti dei clienti. Anche nel caso di prezzi superscontati, il cliente ha sempre diritto di ricevere merce priva di difetti. Qualora venga posto in vendita un articolo a prezzo scontato, perché magari è un po' sporco o perché presenta ombreggiature di colore, tali imperfezioni devono essere indicate assolutamente o fatte presenti al compratore. Il cliente può presentare reclamo anche in un momento successivo all'acquisto per qualsiasi vizio o imperfezione che non siano stati segnalati espressamente dal negozio; il difetto va denunciato entro 60 giorni dalla sua scoperta. Nei primi 6 mesi dall'acquisto l'onere di provare che il difetto non era presente al momento della vendita, è a carico del venditore. Una volta denunciato il difetto, il consumatore ha tre possibilità: tenersi l'articolo difettoso, chiedendo una riduzione di prezzo, accettare una sostituzione con un capo privo di imperfezioni, insistere per avere la restituzione del prezzo pagato. Il consumatore non è obbligato ad accettare in nessun caso un buono. 

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