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Economia Affori / Via Aurelio Nicolodi

Niente consegne per Amazon, incrociano le braccia e scioperano i lavoratori di Milano

I lavoratori dello stabilimento di via Nicolodi hanno incrociato le braccia mercoledì mattina

Scioperano i lavoratori di Amazon. Nella mattinata di mercoledì 28 giugno i dipendenti che lavorano per conto del colosso di e-commerce del magazzino di via Nicolodi a Milano (zona Bovisasca) hanno incrociato le braccia, così come anche quelli di altri due depositi del Milanese. In particolare si tratta del personale che si occupa delle consegne rapide Amazon Prime.

Una protesta per chiedere l'adeguamento del contratto: da postino privato a trasporto e logistica. Non solo: la mobilitazione è arrivata dopo due anni di straordinari non pagati, fanno sapere i lavoratori, dipendenti di una società esterna ad Amazon.

VIDEO | Tensione tra i lavoratori

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"Fanno un centinaio di chilometri al giorno con almeno 200 stop, portando anche pacchi da 20 chilogramm, ma hanno un contratto da postini", rende noto Emanuele Barosselli (Filt Cgil): "La trattativa con la società è iniziata a maggio e, il 13 giugno, abbiamo firmato un accordo che prevedeva il passaggio al contratto della logistica a partire dal primo di luglio".

Ma il 27 giugno, durante un ulteriore incontro, sempre secondo quanto riferisce Barosselli, la società ha deciso di fare un passo indietro. 

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