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Economia

Se il padre morto era un evasore fiscale, "pagano" i figli

La decisione preventiva del pm di Milano

I figli di un imprenditore considerato "evasore fiscale sistematico" si sono visti sequestrati 70 milioni di patrimonio dal pm di Milano Alessandra Dolci. Il sequestro riguarda tre società, 136 immobili, 140 terreni, 268 auto d'epoca o di lusso, 160 motociclette, cinque motoscafi e tre barche a vela (video). Lo riferisce il Corriere. Si tratta del patrimonio dei figli di Giuseppe Grossi, spirato nel 2011 e attivo nel settore delle bonifiche ambientali.

Grossi era accusato - in vita - di avere distratto fondi all'estero per 22 milioni per risparmiare sulle imposte, nell'ambito del processo sul quartiere Santa Giulia di Milano. Ovviamente il procedimento penale si è estinto con la morte dell'imputato. Ora, l'assunto dei pm milanesi è che l'evasione fiscale del padre abbia "alimentato" l'attività imprenditoriale ereditata dai figli.

L'assunto del pm si basa anche sul fatto che un'operazione del genere appare legittima a meno di cinque anni dal decesso del presunto evasore, nei confronti dei successori a titolo universale. I figli, appunto.  

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