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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

A Milano tornano le sfilate dal vivo (e l'export torna a crescere)

È quasi tutto pronto per la Milano fashion week e il sistema moda, secondo i dati di Confcommercio, si sta riprendendo

È letteralmente ai blocchi di partenza la Milano fashion week, l'appuntamento si svolgerà dal 21 al 27 settembre. Per quest'anno il programma è ancora ibrido: ci saranno tanti eventi digitali ma la parte del leone la faranno quelli dal vivo. Milano vuole tornare a "lavorare in presenza" e  prosegue anche l’animazione della città in scia al Supersalone, in occasione del quale già alcuni fashion brand avevano esposto le proprie collezioni.

Forti le aspettative sul sistema moda, da sempre traino del made in Italy: aspettative confermate in prima battuta dalla crescita dell’export mentre resta ancora di segno negativo la variazione del numero delle imprese, seppure in recupero rispetto al 2020. Questa la sintesi dei dati elaborati sul settore dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Quanto vale il settore della moda

A Milano il settore moda comprende 10.410 imprese per e conta, in termini di posti di lavoro, oltre 73mila addetti, che rappresentano il 3,4% sia sul totale delle attività economiche che sugli occupati. Tra i settori, il 40% del totale del comparto di Milano, Monza Brianza e Lodi è rappresentato da imprese manifatturiere (con circa 5.000 imprese attive in termini assoluti), a queste si aggiungono 7.500 attività del commercio al dettaglio e all’ingrosso. I numeri, aggiornati al 30 giugno 2021, sono stati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese. Rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, si registra una variazione nel numero delle imprese attive del -2,9%, dato comunque in recupero rispetto al -3,7% rilevato nel confronto giugno 2020/giugno 2019.

Per la filiera che, solo nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi nel 2019 produceva più di 22 miliardi di euro di fatturato, l’ultima analisi congiunturale regionale – relativa al II trimestre 2021 - mostra segnali di recupero rispetto al 2020, anche se restano per quasi tutti i settori di segno negativo le variazioni di produzione e fatturato rispetto al periodo precovid. Rispetto al 2019 le industrie tessili lombarde registrano -8,2% per produzione e -5,9% per fatturato, -8,1% e -12,8% le variazioni delle imprese manifatturiere attive nella fabbricazione di articoli in pelle, in recupero invece il fatturato per la confezione di articoli di abbigliamento con +5,5% anche se la produzione fa segnare -7,4%.

Quanto vale l'export del settore moda

Complessivamente nei primi sei mesi del 2021 l’export del settore moda per i territori di Milano Monza Brianza Lodi vale più di 4 miliardi di euro, di cui 2 miliardi hanno origine dalle esportazioni di articoli di abbigliamento e circa 1,5 miliardi dall’export di articoli in pelle (accessori, scarpe, etc.). Si tratta di circa il 62% delle esportazioni lombarde di questi prodotti. Rispetto allo stesso periodo del 2020, l’export fa registrare +38,8%, una crescita importante che fa recuperare anche sui dati precovid: rispetto al secondo trimestre 2019, il volume delle esportazioni del settore torna di segno positivo con un incoraggiante +1,1%. Stati Uniti, Cina, Francia, Corea del Sud e Regno Unito sono i primi Paesi di destinazione, Con l’eccezione del mercato USA (-8,2%) su gli altri Paesi il volume degli scambi evidenzia un aumento rispetto al 2019 (rispettivamente +14,2% Cina, +4,8% Francia, +10,9% Corea del Sud e un rilevante +74% Regno Unito. È quanto emerge dall’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat.

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