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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

1.300 euro al mese (lordi e in partita iva) per curare i social del comune di Milano

Sul sito del comune di Milano è stato pubblicato un annuncio di lavoro. Il candidato ideale? "Flessibile e con partita Iva"

Circa mille euro al mese netti per lavorare (su turni) quasi 5 ore al giorno, compresi i weekend. È lo stipendio che è disposto a pagare il comune i Milano per un social media manager che gestirà i canali istituzionali di Palazzo Marino. Praticamente con lo stipendio (1.367 euro lordi) si paga - a fatica - l'affitto di un monolocale in città.

Il bando per l'annuncio è stato pubblicato nei giorni scorsi ed è prossimo alla scadenza. Entrando più nel dettaglio il comune cerca una figura che si occupi della "gestione condivisa dei canali social istituzionali, affinché venga garantita un presidio 7 giorni su 7, dalle 9 alle ore 19.30, e la pubblicazione dei contenuti previsti nel piano editoriale, delle allerte della protezione civile (a riguardo, la pubblicazione del post dell’allerta deve essere garantita entro massimo un’ora dalla relativa comunicazione, e così anche durante le festività, il sabato e la domenica) e quanto richiesto dall’area comunicazione", si legge nel bando.

Non solo giornate di lavoro "normali": "nelle giornate festive e pre-festive del 31 dicembre 2022, 1° gennaio, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno 2023, si chiede un presidio affinché vengano garantite le pubblicazioni di comunicazioni, di post e di dirette che si tengono in tali date per appuntamenti istituzionali", si puntualizza nel documento pubblicato sul sito istituzionale del municipio.

L'incarico comunque è a tempo determinato: 6 mesi e non è previsto nessun rinnovo. Il candidato ideale deve essere in possesso di un diploma di laurea e della partita Iva. Non solo, deve dimostrare una "comprovata esperienza nell’attività di content creator o web editor e/o e nella gestione di piani editoriali su blog e social media", oltre a "flessibilità, tempestività e capacità di adattamento, in considerazione dell’estrema variabilità del lavoro sia in termini di contenuti sia in termini di impegno temporale (giornate/orari) che viene richiesto in base agli incarichi ricevuti". 

Per le circa 900 ore di lavoro verrà corrisposto "un compenso di € 8.259,02, comprensivo di eventuali oneri previdenziali, al netto dell’Iva al 22% che ammonta a € 1.816,98, per un totale complessivo di € 10.076,00", viene precisato nel bando.

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