rotate-mobile
Economia

"Starbucks non utilizzi tazze usa e getta, fanno male all'ambiente". L'appello

L'associazione Comuni virtuosi ha scritto alla catena americana in vista dell'apertura del primo punto vendita italiano a Milano

Starbucks non ha ancora aperto in piazza Cordusio a Milano (dovrebbe farlo a settembre) ma qualcuno già gli chiede di "rivoluzionare" il proprio business, che come è noto è basato, almeno in altre parti del mondo, sul consumo di caffè (e altre bevande) mentre si cammina per la strada. Una modalità che non è detto prenda piede in Italia, dove siamo più avvezzi a consumare il caffè o il cappuccino al banco del bar, anche se i turisti potrebbero gradirla.

L'associazione dei Comuni virtuosi ha indirizzato una lettera ai manager della catena americana per chiedere di rinunciare a tazze e bicchieri monouso, che siano in plastica o carta non importa. "Diventi un modello di sostenibilità", è l'appello sottoscritto da varie associazioni ambientaliste tra cui Wwf e Greenpeace. 

La soluzione suggerita può essere quella delle tazze riutilizzabili da passeggio, oppure il disincentivo di quelle usa e getta (per queste, in alcune caffetterie di Londra vengono addebitati 5 penny, poco più di 5 centesimi di euro. Il semplice uso di tazze usa  getta che possano essere compostate o riciclate non è sufficiente, per l'associazione Comuni virtuosi. "Ciò - si legge - non elimina il consumo di materie prime, non evita impatti ambientali come la produzione di scarti ed emissioni e neppure i costi di gestione dei rifiuti che ricadono sui governi locali". 

Intanto si è saputo che Starbucks sarebbe pronta ad aprire almeno altri cinque locali in Lombardia, di cui uno a Malpensa.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Starbucks non utilizzi tazze usa e getta, fanno male all'ambiente". L'appello

MilanoToday è in caricamento