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Stati generali dell'economia, Formigoni: “Vogliamo dare un colpo di acceleratore”

Ieri prima riunione del IV Formigoni con gli Stati generali dell'Economia lombarda. Formigoni: "Apro la nuova legislatura con gli Stati Generali per indicare il tema del lavoro, dell'economia, dello sviluppo e dell'occupazione come priorità"

stati-generali-1Pirellone, 26 aprile 2010. E' la prima uscita del nuovo governo Formigoni, dopo l'ufficializzazione della Giunta dello scorso venerdì, ed è stata con gli Stati generali dell'Economia, convocati al Pirellone. Al tavolo, oltre 50 esponenti di vertice del mondo economico lombardo (imprenditori, sindacati, sistema camerale, banche) hanno portato il loro consenso e il loro contributo allo scopo condiviso: proseguire e incrementare un lavoro di sistema tra istituzione regionale e attori sociali, per rilanciare lo sviluppo.

"Vogliamo dare - ha detto Roberto Formigoni - un colpo di acceleratore, approfittando delle luci verdi che sembrano riaccendersi per la nostra economia e per la nostra produzione industriale". Per il neo vicepresidente Andrea Gibelli, si grida al miracolo per il sistema economico lombardo, capace - in questi mesi di crisi - di auto sostenersi. "Possiamo continuare a mettere in campo e incrementare i migliori strumenti per difendere e rilanciare la competitività", ha detto Gibelli agli imprenditori.

Le cifre del lavoro fatto sono considerevoli - dichiara una nota della Regione: 2 miliardi di investimenti complessivi a favore del sistema imprese; 1,5miliardi destinati alla cassa integrazione in deroga, cioè per i lavoratori meno protetti; recentemente, un ulteriore "pacchetto fiducia" da 145 milioni.
 

Gibelli e Formigoni

E nel prossimo futuro, il piano "Lombardia Sostenibile" che prevede investimenti pubblici di 900 milioni e altrettanti di investimenti privati. I segnali positivi che si intravvedono sono: la crescita del 1,7% della produzione industriale nel primo trimestre di quest'anno; una crescita dell'export lombardo stimato per il 2010 attorno al 5-6%; la nascita non interrotta di nuove imprese e la tenuta di molte aziende i cui proprietari hanno messo risorse proprie per non chiudere e non licenziare ma resistere e proseguire.

"L'approccio del sistema lombardo - ha concluso Formigoni - si è dimostrato culturalmente vincente e dunque è su questa strada che dobbiamo proseguire". Il presidente ha indicato tre direttrici fondamentali: federalismo e riforma fiscale; investimento sui giovani e il capitale umano; investimento nella ricerca.

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