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Economia

Pgt, Milano dice basta ai mega centri commerciali in centro

Lo stop riguarda superfici di vendita superiori a 2.500 metri quadrati

Un megastore "cielo-terra" in un palazzo appena riqualificato non potrà più aprire nel centro storico di Milano. Lo stop è stato deciso dal consiglio comunale nell'ambito della votazione degli emendamenti al Piano di Governo del Territorio, che verrà approvato nella notte tra lunedì e martedì.

Lo stop riguarda le superfici commerciali superiori a 2.500 metri quadrati. Inizialmente il Pgt aveva accolto alcune osservazioni per le quali sarebbe stato possibile aprire questi megastore in tre ambiti precisi: il centro cittadino, i nuclei dei quartieri periferici con una identità storica e i nodi di scambio, ovvero quelle aree caratterizzate dalle intersezioni metropolitane, autostradali e/o ferroviarie.

Diversi consiglieri comunali di tutti gli schieramenti non avevano gradito questa decisione. Così, approvando due emendamenti bipartisan, l'aula ha "rimediato" alla questione, impedendo l'eventuale "invasione" di megastore commerciali in centro e nei centri storici dei quartieri periferici che hanno una identità in tal senso (per fare qualche esempio: Niguarda, Baggio, Quarto Oggiaro).

Sarà quindi possibile aprirli esclusivamente nei nodi di scambio. Per ovviare occorrerebbe infatti a questo punto una autorizzazione regionale di variazione del Pgt, una procedura complicata che, si presume, non verrà applicata. Tuttavia va detto che molti dei negozi che hanno recentemente aperto in centro, tra cui, ultimo, Uniqlo in piazza Cordusio, non arrivano a 2.500 metri quadrati. La questione riguarda quindi soltanto quelle riqualificazioni cosiddette "cielo-terra" sul modello Rinascente. Avrebbe potuto interessare il nuovo Primark di via Torino (nel palazzo dell'ex Fnac) ma la procedura è ovviamente già in corso.

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