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La tassa dei rifiuti a Milano costerà di meno

L'aumento delle utenze (+50mila) ha consentito di ridurre le tariffe sia domestiche sia non domestiche

La Tari (tassa sui rifiuti urbani) a Milano si abbassa. Il consiglio comunale ha approvato le nuove tariffe per il 2023, che scendono del 7,65% medio per le utenze domestiche e del 2,3% medio per quelle non domestiche. Oltre alla riduzione, vengono confermate le agevolazioni fissate nel 2019. Il gettito complessivo coprirà il costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti svolto da Amsa, pari a 299 milioni di euro.

Dal 2019 a oggi, a Milano, la tariffa media per famiglia è scesa da 225 a 204 euro, mentre le utenze registrate sono oltre 50mila in più, tra quelle dichiarate spontaneamente e quelle accertate in sede di verifica. E proprio questo aumento del "bacino d'utenza" contribuisce a far diminuire la tariffa per ogni famiglia e impresa.

"È la conferma che il contrasto all'evasione e all'elusione può permettere di ridurre il carico fiscale, migliorare la qualità dei servizi e indirizzare le agevolazioni sulle fasce più deboli", commenta Emmanuel Conte, assessore al bilancio: "In un momento storico in cui le famiglie milanesi devono far fronte a rincari legati all’inflazione e al costo dell’energia,il Comune di Milano, ottimizzando il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ha ridotto il tributo a carico dei contribuenti milanesi".

Tra le agevolazioni in vigore dal 2019, uelle in favore di famiglie numerose (con quattro o più componenti), degli over 75, delle scuole, delle associazioni, di start-up e delle attività commerciali e artigianali situate in zone precluse al traffico da oltre sei mesi per la realizzazione di opere pubbliche.

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