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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Airbnb: pagherà la tassa di soggiorno a Milano

Accordo con il comune: la community diffonderà informazioni sul trasporto pubblico e sui grandi eventi in città

Il comune di Milano è pronto a fare pagare la tassa di soggiorno anche agli ospiti che utilizzano Airbnb, la nota piattaforma mondiale con cui è possibile trovare stanze o appartamenti in affitto breve per le vacanze. Il punto è stato oggetto di una protesta molto accesa da parte degli albergatori "tradizionali", che hanno sempre accusato Airbnb di concorrenza sleale nei loro riguardi. Lo ha annunciato Cristina Tajani, assessore comunale al lavoro.

Si tratta di una scelta politicamente trasversale, che mette d'accordo Palazzo Marino (governato dal centrosinistra) e la regione Lombardia (governata dal centrodestra a trazione leghista): è infatti in vigore una legge regionale che definisce l'obbligo di pagare la tassa di soggiorno per i locatari (i turisti) che dormono in stanze o appartamenti di "ospitalità condivisa". La legge regionale non ha però ancora i decreti attuativi, ma è questione di tempo. 

Il comune integrerà il regolamento del turismo con una norma ad hoc, frutto anche di un accordo con Airbnb, stretto tra il country manager Italia, Matteo Stifanelli, e l'assessore Tajani. All'interno dell'accordo, Airbnb si è impegnata a trasmettere alla sua "community" informazioni rilevanti sul trasporto pubblico, sul turismo, su fiere, esposizioni e altri eventi.

Intanto si è saputo che, secondo una ricerca, nel 2015 Milano è la seconda città italiana più cara per prezzi degli alberghi: si spende in media 128 euro a notte con un incremento di oltre il 20% rispetto al 2014.

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