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Economia

Bilancio: meno del previsto dalla tassa di soggiorno

In sede di assestamento del bilancio, ridotti gli introiti: motivo, il boom delle strutture alternative

C'è un dato in apparenza curioso, spulciando l'assestamento di bilancio del comune di Milano, ovvero il documento "finale" che corregge eventuali errori valutativi rispetto al documento di bilancio 2015-2017. Riguarda gli introiti della tassa di soggiorno, quella che devono pagare i turisti che alloggiano a Milano. Introiti che diminuiscono rispetto al previsto.

Si penserebbe semmai al contrario, visto che siamo nell'anno di Expo, con un deciso e ormai certificato aumento di presenze turistiche in città. Allora perché, rispetto alla previsione di 60 milioni di euro, ora la stima si ritocca a 40 milioni?

Il motivo risiede nel "boom" delle strutture ricettive non alberghiere, che hanno assorbito una quota notevole di turisti ma che non sono tenute a corrispondere la tassa. Si tratta di almeno cinque milioni di presenze in queste strutture, ma potrebbero anche arrivare fino a otto. Quanto ai turisti in generale, invece, si conferma l'aumento: 800 mila presenze in più negli hotel (rispetto al 2014) da maggio a settembre. Per la cronaca, l'incasso dell'imposta di soggiorno nel 2014 era stato di circa 35 milioni di euro.

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