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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

A Milano si continua a parlare di taxi volanti

Regione Lombardia ha siglato un protocollo d'intesa con Enac, ente nazionale per l'aviazione civile

Prosegue il piano per portare i taxi volanti a Milano. Il progetto, infatti, continua a muovere passi in avanti tanto che nella giornata di giovedì 20 gennaio l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e Regione Lombardia hanno firmato un protocollo d'intesa per realizzare attività comuni a favore della mobilità aerea avanzata, la advanced air mobility.

Il protocollo, nel dettaglio, fa parte del percorso avviato dall'Enac con le regioni e le città metropolitane per raccogliere le loro esigenze e contribuire a sviluppare un ecosistema per la graduale implementazione di una mobilità aerea intelligente.

L'intesa sottoscritta oggi, scendendo ancora più nel particolare, disciplina le modalità di collaborazione tra i due enti su diversi fronti: scambio reciproco di informazioni, definizione del contesto normativo, organizzazione di iniziative e servizi congiunti in ambito di mobilità aerea urbana e avanzata che siano efficienti, sicuri, sostenibili e interoperabili con le infrastrutture aeroportuali e con quelle di trasporto pubblico.

Per il momento, comunque, non è ancora chiaro quando i "maxidroni" potranno volare su Milano trasportando oggetti e persone. Nell'autunno del 2021 la Sea, società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa aveva firmato un accordo con Skyports, azienda che si occupa di progettare e realizzare vertiporti, per valutare l’opportunità di sviluppare e gestire una serie di hub in Italia a partire da Milano. Lo scorso 17 dicembre, invece, la giunta di Milano aveva approvato una delibera (su proposta dell'assessora alla mobilità Arianna Censi) con cui si sanciva un protocollo d'intesa tra Palazzo Marino e Sea, proprio per realizzare i vertiporti. Il prossimo passaggio, dunque, sarà individuare i luoghi in cui farli sorgere in città e nelle località coinvolte nelle Olimpiadi invernali del 2026. Già perché la deadline indicata più volte è quella dei giochi olimpici di Milano e Cortina. Un'orizzonte temporale congruo dato che la tecnologia esiste, anche se sembra parecchio fantascientifica.

"L'introduzione della 'terza dimensione' nella mobilità urbana - ha spiegato il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta - sta portando una trasformazione che influenzerà il pensiero strategico dei territori: offrirà, nel futuro prossimo, un'alternativa alla movimentazione terrestre promuovendo l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. La sfida, però, deve essere affrontata in maniera unitaria, come sistema Paese, coinvolgendo le istituzioni, il privato, il mondo della ricerca e le eccellenze industriali. È un dovere di tutti noi consegnare alle nuove generazioni una visione ampia della mobilità, coniugando, in un rapporto costruttivo, tecnologia e ambiente".

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