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Olimpiadi e sviluppo a Milano

Dopo le olimpiadi i prezzi delle case a Milano schizzeranno all'insù

Le previsioni di Scenari Immobiliari e Risanamento. Si stima un valore aggiunto di 19 miliardi, ma questo provocherà un aumento dei prezzi residenziali. Soprattutto a Porta Romana e Santa Giulia

Due milioni di metri quadrati in più di immobili residenziali e un milione e mezzo di spazi direzionali. E' la stima dell'espansione immobiliare a Milano tra il 2022 e il 2036 'trainata' dalle olimpiadi invernali del 2026, secondo il rapporto presentato da Scenari Immobiliari e Risanamento. Secondo lo studio, si tratta di circa 500 mila metri quadrati in più paragonati al tipo di sviluppo che Milano ha conosciuto negli ultimi cinque anni. Questi 500 mila metri quadrati sono dunque la 'quota' che viene 'imputata' alle olimpiadi. Il valore aggiunto sul mercato immobiliare sarebbe di circa 19 miliardi di euro, il 40 per cento in più rispetto alle stime senza i giochi olimpici.

Le olimpiadi fungeranno da motore attrattivo per nuovi investimenti a MIlano, quantificabili in oltre cinque miliardi di euro tra il 2022 e il 2026 (sarebbero stati poco più di tre miliardi in assenza del grande evento), per arrivare a oltre otto miliardi tra il 2026 e il 2030 (meno di sei miliardi senza evento) e fino a più di quattro miliardi a partire dal 2030, a testimonianza di un’eredità importante a livello economico per la città.

"Negli ultimi trent'anni - commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - quasi tutti i territori ospitanti grandi eventi hanno considerato il raggiungimento di obiettivi di sviluppo urbano importante almeno quanto il successo dell’evento stesso, e Milano non farà eccezione. Abbiamo la storia recente di Expo 2015, un grande motore per le trasformazioni della città che ha attirato investimenti mondiali per decine di miliardi di euro. Le Olimpiadi del 2026, infatti, saranno anche motore di interventi di trasformazione e crescita, finalizzati alla realizzazione di nuove e più efficienti infrastrutture, alla modernizzazione della città e soprattutto allo sviluppo tecnologico legato all’edilizia".

5,5 miliardi

Restringendo l’arco temporale, da qui alle olimpiadi (tra il 2022 e il 2026) le trasformazioni urbane e edilizie a Milano daranno la possibilità di sviluppare una superficie complessiva di circa 1,1 milioni di metri quadrati, contro i 680 mila circa stimati in assenza della manifestazione sportiva, e generare ricadute economiche immobiliari superiori ai 5,5 miliardi di euro. Le superfici si concentreranno equamente nel comparto residenziale (49 per cento) e direzionale/commerciale (49 per cento). Il settore produttivo/logistico svilupperà una superficie pari a circa il due per cento di quella complessiva.

Prezzi

Alla chiusura delle olimpiadi, nella città di Milano viene stimato un incremento dei valori immobiliari dell'11 per cento nel 2026 e del 23 per cento nel 2030. Più elevati saranno gli incrementi a Santa Giulia ("la realizzazione del PalaItalia, inserito nel più ampio progetto di Milano Santa Giulia, al termine delle olimpiadi sarà un’infrastruttura adatta ad ospitare eventi sportivi, culturali e di intrattenimento di livello internazionale", specifica Davide Albertini Petroni, managing director di Risanamento) e a Porta Romana, dove il villaggio olimpico verrà riconvertitoA Santa Giulia, nel 2026, si stima un +12 per cento, nel 2030 un +25 per cento dei valori immobiliari. A Porta Romana rispettivamente +11,7 per cento e +23,4 per cento. Ricadute positive anche per il nuovo quartiere Mind, nell'ex area Expo, con una crescita dei valori immobiliari dell'11,5 per cento nel 2026 e del 24 per cento nel 2030.

"Nel settore immobiliare - sottolinea Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari e curatrice del rapporto - le ricadute rilevabili di un evento come le olimpiadi possono essere individuate nella crescita dei valori immobiliari, soprattutto nel settore residenziale, tenendo presente il livello di maturità e la fase del ciclo di mercato del territorio ospitante, sostenuti e accelerati dal successo dell’iniziativa". Con un mercato in fase espansiva o stabile, secondo Zirnstein, il grande evento accelera la crescita facendo aumentare la domanda. In una fase discendente, nuovi volumi d'offerta "rischiano di aggravare lo squilibrio, con conseguente abbattimento dei valori".

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