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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Epatite c: test rapido gratuito

Il 28 luglio, in occasione della Giornata mondiale contro l’epatite, il Centro Diagnostico Italiano offrirà l’opportunità di effettuare gratuitamente il test per la diagnosi rapida dell’epatite C nelle sedi di Milano, Rho e Cernusco.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Il Centro Diagnostico Italiano aderisce alla Giornata mondiale contro l’epatite, proclamata per il 28 luglio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dando la possibilità di effettuare gratuitamente il test salivare a risposta rapida per la diagnosi dell’epatite C (HCV). In caso di positività al test verrà effettuato un prelievo ematico per confermare la diagnosi. Dopo la campagna lanciata in occasione del 100° Giro d’Italia, CDI rinnova il suo impegno nella lotta all’epatite C con un’iniziativa gratuita presso le sedi di Milano, Cernusco sul Naviglio e Rho. Le attività di sensibilizzazione e prevenzione dell’epatite C proseguiranno con il Milano Rally Show in programma il prossimo 4 e 5 agosto a Milano. Alla vigilia della partenza per le vacanze per la maggior parte degli italiani, l’iniziativa intende anche essere l’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle precauzioni per chi si dirige verso mete esotiche o destinazioni dove non è garantita un’assistenza sanitaria adeguata per evitare il contagio: il virus HCV si trasmette prevalentemente con sangue infetto, pertanto è necessario fare attenzione a tutti quei trattamenti medici d’urgenza, come estrazioni di denti o suturazione di ferite, in cui potrebbero essere impiegati strumenti non perfettamente sterili. Il test salivare HCV sarà effettuato venerdì 28 luglio, dalle 10 alle 12, a Milano, presso le sedi di piazzale Lavater, L.go Augusto (Milano), viale Monza (Milano), L.go Cairoli (Milano), e a Cernusco sul Naviglio e Rho. Il test, che consiste in un semplice prelievo salivare in totale anonimato, richiede un digiuno assoluto di almeno 30 minuti e dà una risposta in soli venti minuti; in caso di positività, verrà effettuato un prelievo sul sangue per confermare il risultato. Di seguito le sedi e gli indirizzi dove si effettuerà gratuitamente il test il 28 luglio dalle 10 alle 12: Milano: CDI Lavater – via Omboni, 8 CDI largo Augusto – corso Porta Vittoria, 5 CDI viale Monza – viale Monza, 270 CDI Cairoli – largo Cairoli, 2 Cernusco sul Naviglio: CDI Cernusco - via Torino, 8 Rho: CDI Rho – viale Cremona, 326/D Test sulla saliva per la diagnosi dell’epatite C Questo esame consiste in un semplice prelievo salivare che permette di individuare il virus dell’epatite C, chiamato HCV. Richiede un digiuno assoluto di almeno trenta minuti e offre una risposta in soli venti minuti. Le cause principali della diffusione del virus dell’epatite C, oltre ai rapporti sessuali non protetti, sono le infezioni contratte per inadeguata sterilizzazione e per carenza d’igiene: piercing, tatuaggi, trattamenti estetici o un semplice intervento dal dentista in condizioni di rischio si possono trasformare in possibili occasioni di contagio. Dai 130 ai 210 milioni d’individui nel mondo presentano un’infezione cronica da virus dell’Epatite C, tuttavia non è possibile definire un numero preciso; anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità è in grado di fornire solo stime di prevalenza dell’infezione. I dati relativi all’Europa occidentale indicano che circa lo 0,4-3% della popolazione a rischio è portatrice di infezione da HCV non diagnosticata. L’epatite C L’epatite C è un’infiammazione del fegato causata da un virus denominato HCV. Il virus attacca principalmente il fegato causando la morte delle cellule epatiche e provocando di conseguenza danni strutturali e funzionali molto gravi. Nel mondo sono circa 140 milioni le persone colpite da virus dell’epatite C (HCV), pari al 2,2% della popolazione globale, con un’ampia variabilità di distribuzione geografica.[1]La diffusione del virus HCV ha toccato la massima intensità tra gli anni Sessanta e la metà degli anni Ottanta, solo successivamentesi è registrato un declino dell’incidenza di infezioni. Le ragioni risiedono nelle migliori conoscenze sulle vie di trasmissione, nella diffusione di materiali medici monouso e, più in generale, nell’innalzamento dei livelli igienico-sanitario.

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