21.1 mapuche
Chiaro esempio di sindrome bipolare da ventriloquo e burattino, alfiere dell'inopportunità, paradigma del mutismo e del disagio tipici dell'inadeguatezza, Enrico Lanza affida a Mapuche il compito di gracchiare a squarciagola sensazioni e motivazioni del contrasto che vive e che vede tutto attorno a sé. In bilico tra la più nobile tradizione del cantautorato "alt(r)o" -Stefano Rosso, Giurato, Lolli- e l'avanguardia impetuosa e urlatrice, Mapuche reinterpreta la forma canzone in un marasma di metafore e dissonanze, soavità melodiche ora sussurrate poi ragliate e declamate. Genio diverso, millantatore del troppo noto che ci circonda Il suo secondo lavoro, Autopsia, pubblicato nel 2015 con la produzione artistica di Alessandro Fiori, arrivato dopo L'Uomo Nudo (Viceversa Records 2011) e l'ep Compreso il cane (Viceversa Records 2014), ha segnato la metamorfosi incompleta dell'autore, che è da poco tornato in sala d'incisione. Frattanto, in attesa del nuovo album che sarà pubblicato in primavera, Mapuche frantuma il proprio silenzio artistico con alcuni live act in acustico.