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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Arte e diversity leadership, la nuova multiculturalità di Milano

Venerdì 29 ottobre alla Fondazione Riccardo Catella in Via Gaetano de Castillia, 28Una tavola rotonda aperta a tutti con l’attore della serie tv “DOC” Alberto Malanchino, il rapper Tommy Kuti, il pittore/scultore Luigi Christopher Veggetti Kanku, la fashion designer e blogger Aida Aicha Bodian, la art performer Marina Kaminsky e la blogger Laurel Evans Per iscriversi e partecipare inviare una mail a nuoveradiciaps@gmail.com

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Venerdì 29 ottobre a Milano, presso la Fondazione Riccardo Catella nel quartiere Porta Nuova, si terrà Arte e Diversity leadership, evento che racconterà la nuova Milano multiculturale. Una tavola rotonda aperta a tutti e un workshop tematico e interattivo con 25 studenti in cui attori, rapper, pittori/sculturi, registi e blogger con background migratorio si raccontano e raccontano la nuova società del presente. Scelta per il secondo anno consecutivo dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America di Milano, Nuove Radici World, associazione e testata web, torna a raccontare la leadership delle nuove generazioni di italiani e italiane di origine straniera, portando alla luce i temi di inclusione, ma soprattutto di esempi emblematici che possano ispirare le nuove generazioni a inseguire i propri sogni e a usare la propria leadership per aprire la strada a tanti coetanei. Saranno presenti l’attore della serie tv “DOC” Alberto Malanchino, il rapper Tommy Kuti, il pittore/scultore Luigi Christopher Veggetti Kanku, la art performer Marina Kaminsky, la fashion designer e blogger Aida Aicha Bodian e la blogger Laurel Evans. Ma quello di Milano è solamente il primo di altri 4 appuntamenti che si svolgeranno nei prossimi mesi sulla Divercity leadership su temi come sanità, letteratura, imprenditorialità e partecipazione politica: saranno le location di Parma, Genova, Vicenza e Torino a raccontare le nuove generazioni di medici, imprenditori, scrittori, artisti e attivisti. Quest’anno il progetto diventa più strutturato anche perché sono sempre più numerosi i casi di successo che portano nel futuro, a vedere cosa succederà se si adotteranno politiche sociali adeguate a valorizzare i molteplici talenti. Contesto. In tutte queste esperienze di leadership, si può fotografare un fenomeno reale: la leadership si forma attraverso l’interazione di culture. I nuovi leader sono interpreti preziosi della globalizzazione perché hanno superato il concetto di nazionalità, consapevoli del proprio background migratorio. Secondo le stime dell’Istat, la presenza complessiva delle seconde generazioni in Italia di età compresa tra gli 0 e i 35 anni, nate in Italia da almeno un genitore straniero o giunte minorenni, è di 2.825.182. Inoltre oggi il 13% dei minorenni italiani ha almeno un genitore immigrato in Italia. Giovani nati in Italia, o arrivati quando ancora erano bambini, sono i figli della prima generazione di immigrati. In Italia questi ragazzi hanno vissuto la maggior parte della loro vita; qui oggi studiano e lavorano, alcuni hanno formato una famiglia. “Non sono stranieri figli di stranieri o stranieri di seconda generazione, ma una nuova generazione di italiani”, spiega Cristina Giudici, direttrice di NuoveRadiciWorld. La crescita sociale e demografica delle minoranze etniche è un tema inesplorato. L’assenza di una politica specifica sulla diversity ha portato anche a trascurare il tema sempre più emergente della leadership delle nuove generazioni con background migratorio. Assenza dovuta anche a una riforma della legge sulla cittadinanza approvata nel 1992 che è anacronistica, come ha analizzato il ricercatore Abdessamad El Jaouzi nel capitolo Senso della cittadinanza e importanza della sua revisione all’interno del XXIX Rapporto Immigrazione 2020 della Caritas e Fondazione Migrantes. Per questo motivo è urgente una riflessione sulla leadership delle nuove generazioni e un confronto con modelli più avanzati che possano essere un’ispirazione per creare politiche di diversity inclusion, come quella americana dove la promozione della diversità nel contesto statunitense è progressivamente transitata da un piano politico a un piano che concerne la gestione delle risorse umane, connesso alla creazione di nuove opportunità per le organizzazioni che l’adottano. E dove la sfida è quella di provare a tenere insieme, sia pure attraversata da tensioni e conflitti, diversità e uguaglianza. “La loro capacità di dare un contributo alla società multiculturale e di essere competitivi in un mondo globale ha favorito non solo la loro crescita personale, ma anche il loro empowerment, facendoli diventare influencer, attivisti e fondatori di community per l’inclusione e la coesione sociale”, aggiunge Piervito Antoniazzi, presidente dell’associazione Nuove Radici, che affianca la testata web di NuoveRadici.world Il workshop sarà ospitato dalla Fondazione Riccardo Catella, attiva da oltre quindici anni con la missione di diffondere la cultura della sostenibilità nello sviluppo del territorio e di contribuire attivamente al miglioramento della qualità della vita urbana attraverso progetti di valorizzazione degli spazi pubblici e delle aree verdi. Diversità e inclusione sono due temi centrali nelle attività della Fondazione che, dal 2007, porta avanti un ricco programma di attività civico-culturali gratuite per coinvolgere e sensibilizzare tutti i cittadini sull’importanza della sostenibilità ambientale, valorizzando le aree pubbliche e verdi della città e promuovendo l’inclusione sociale di tutti i suoi abitanti. Consolato Generale degli Stati Uniti d’America di Milano Nel secolo scorso gli Stati Uniti sono stati la meta di ingenti migrazioni. Oggi l’Europa si trova ad affrontare un fenomeno simile, incontrando perciò gli stessi quesiti, le stesse problematiche a cui il governo d’oltreoceano dovette dare una soluzione. Quale codice comune di convivenza può garantire un’esistenza pacifica e sostenibile? L’esperienza statunitense ci rammenta come una convivenza promettente non può che costruirsi sul riconoscimento reciproco. Non si tratta di un processo di assimilazione, né di integrazione: occorre invece sostenere l’alterità. Solo in questo modo sarà possibile beneficiare dell’essenza del multiculturalismo, ossia il suo potenziale creativo. Anthony A. Deaton, Console per la Stampa e la Cultura presso il Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano, ha dichiarato: “Il Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano è orgoglioso di continuare a sostenere la missione di Nuove Radici: promuovere una nuova generazione di leader che provengono da diverse comunità con un passato di immigrazione. Questi giovani leader sono impegnati a creare opportunità nella politica, prosperità economica e giustizia sociale per tutti. È una missione che impegna anche il governo degli Stati Uniti, sul suo territorio e nel mondo”. Nell’attesa che il dibattito istituzionale sull’argomento proponga soluzioni sostanziali, oggi il tema dell’inclusione impegna inevitabilmente i cittadini nell’attivare comportamenti virtuosi, in vista di un ripensamento dell’idea di società. Un’idea che va ora basata su un’identità rinnovata: aperta, inclusiva, multietnica. Avendo ben chiara la lezione degli Stati Uniti, il progetto sulla Diversity Leadership aspira così a essere uno spazio generativo, che stimoli riflessioni e si riverberi positivamente nel tessuto sociale delle comunità. Fra i partner c’è anche Astalegale.net, azienda leader nel campo dell’informatica giuridica. Portatrice di una visione multiculturale e globale del mondo di Internet. Fondazione Riccardo Catella Via Gaetano de Castillia 28, Milano Venerdì, 29 ottobre 2020 Programma Ore 9.30 Saluti • Kelly Russell, Direttrice Fondazione Riccardo Catella • Anthony Deaton, Console per la Stampa e la Cultura, Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano • Piervito Antoniazzi, Presidente Associazione Nuove Radici • Anass Hanafi, Presidente NILI Ore 10.00/12.45 Tavola Rotonda Modera Cristina Giudici, direttore NuoveRadici.World Partecipano: • Aida Aicha Bodian – fashion designer e blogger • Tommy Kuty – Rapper • Alberto Malanchino – attore • Luigi Christopher Veggetti Kanku – pittore/scultore • Laurel Evans - Blogger. • Marina Kaminsky – art performer Ore 14.30/17.00 Workshop riservato agli studenti • La partecipazione alla tavola rotonda è libera fino a esaurimento posti. Al workshop pomeridiano potranno partecipare venticinque giovani tra i 20 e i 30 anni per interagire con i relatori su diversity, arte, leadership. Potranno parlare con artisti già affermati, fare domande, raccontare le proprie idee e ambizioni e creare sinergie. • Per iscrizioni: nuoveradiciaps@gmail.com

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