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Arte funzionale. Il mondo di Francesca Levi

A Milano un atelier di arte e design che raccoglie eredità rare.8- 14 aprile FuoriSalone

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Nella casa milanese dei suoi genitori passavano gli amici cari: Lucio Fontana, Gianni Dova, Enrico Baj, Giorgio De Chirico, Roberto Crippa, Piero Manzoni, Agostino Bonalumi e ancora Pierre Restany, Strehler, Umberto Veronesi… La mamma, Fulvia Levi Bianchi, esponeva a NY insieme a Andy Warhol nella galleria Jolas, e a Milano viveva circondata da letterati e artisti. Nasce così l’esperienza artistica di Francesca Levi, nella cui infanzia e adolescenza c’è stata questa rara e preziosa convivenza che guida e arricchisce il suo destino, perché per un’adolescente con attitudini artistiche quegli incontri sono stati un privilegio e una notevole fonte d’ispirazione. Francesca prima frequenta l’accademia di Brera, poi Architettura e la scuola Politecnica di design dove si laurea a pieni voti; si sposa e va a vivere in Brasile col marito e qui crea una collezione di gioielli montati in oro e pietre semipreziose che ha molto successo. Tornata in Italia nel 1990 disegna mobili su misura quindi “pezzi unici” per una clientela particolarmente esigente, coffee table, tavoli da pranzo, poltrone, lampade, tutti realizzati rigorosamente da bravissimi artigiani su suo disegno e a volte dipinti da lei. Nel 2000 sente la forte esigenza di creare una linea di borse stravolgendo le iconiche Kelly e Birkin di Hermes con interventi di pittura raffiguranti la mitica Marilyne Monroe che diventano così “pezzi unici”, ottenendo un grande consenso di pubblico e della stampa internazionale; i più bei negozi nel mondo se le contendono arrivando anche a proporre alle clienti lunghe liste di attesa. Da quella Kelly l’accessorio cambierà per tutti, non sarà più una borsa normale di pelle ma diventerà ricca di dettagli giocosi. In seguito decide di fare anche una linea di giacche dal taglio molto classico e rigoroso che poi dipinge a capo finito singolarmente per le sue clienti raffinate che vogliono indossare l’arte di Francesca e distinguersi dalle altre. Ma il suo grande amore è il design che la riporta a creare “fantastici” mobili per la casa che oggi danno il via ad una nuova linea che sarà presentata in occasione del Fuorisalone 2019. Arredi artigianali realizzati con materiali diversi: dal corten all’acciaio, dal ferro al plexiglass che elaborati in formule modulari rispondono all’esigenza di cambiare in modo creativo e personale il volto dell’ambiente in cui si vive: ed ecco che il tavolino in metallo diventa parte della libreria oppure un supporto per il tavolo da pranzo, ma se unito a moduli di corten a “T”o a “L” diventa una forma dai molteplici usi. In questo gioco di materiali diversi troviamo anche la preziosa foglia d’oro che riveste parte dei moduli stessi, creando particolari e magici giochi di luce. Attraverso la trasparenze del plexiglass nel mondo di Francesca fiorisce un vero giardino in salotto, le piante si alternano ad appoggi per riviste oppure supporti per far risaltare oggetti speciali. Poi troviamo l’angolo salotto che è davvero studiato in modo molto originale e divertente: una coppia di divani, una “lei” e un “lui” affiancano due lampade/manichino: lui re e lei regina, queste luci-sculture fungono anche da attaccapanni a sorpresa e vengono dotate di prese usb per ricaricare i cellulari. Queste ultime sono originalissime idee regalo, dato che i cappelli che completano le lampade, realizzati artigianalmente, sono prodotti in moltissime varianti, da quello per la laurea a quello della nonna, dal cappello da sera per lei alla rigorosa tuba per lui. Preziosità della foglia d’oro che intarsia il retro delle sedie da tavolo per un living sui generis, modernità nell’uso di unire duri metalli e trasparenze a morbidi tessuti da esterni per gli arredi da giardino, attenzione ai minimi dettagli nella personalizzazione di ogni elemento concepito per creare un insieme peculiare. Cubi e “T” di plexiglass circondano aiuole interne, in case di città, perché il verde nella concezione di Francesca non deve mancare. Con questi moduli si può fare tutto: girare, ribaltare, ripensare, cambiare. O lasciare tutto come è, perché no? Con la linea di design di Francesca è tutto possibile.

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