L'arte merita più spazio. Nuovi spazi per nuove collezioni al Museo Poldi Pezzoli
Da venerdì 24 novembre, il Poldi Pezzoli è protagonista di un cambiamento “storico”: l’ampliamento degli spazi espositivi.
Tre sono le nuove sale che vanno ad arricchire il Poldi Pezzoli, collegate armoniosamente al cuore storico del Museo, il Salone Dorato, attraverso un corridoio di grande impatto scenografico. Questo “cannocchiale visivo” suggerisce il percorso di visita guidando il pubblico alla scoperta dei nuovi ambienti e della Galleria dei Ritratti, degna di un palazzo nobiliare quale era quello di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Qui, uno dopo l’altro, si susseguono i volti dei personaggi del Sei e Settecento appartenenti alla collezione permanente. Il progetto è stato realizzato grazie alla disponibilità di un appartamento contiguo al Museo e alla contemporanea donazione da parte dei generosi mecenati, e da lungo tempo amici del Poldi Pezzoli, Mario e Carmen Franzini.
L’importante intervento museografico di adeguamento di questi ambienti permette ora di ricevere nuove donazioni e insieme di dar vita a un’ancor più ricca e sfaccettata proposta di esposizioni e attività culturali, mettendo a disposizione del pubblico un numero sempre maggiore di opere.
In occasione del taglio del nastro il Museo Poldi Pezzoli propone, nei nuovi spazi, tre collezioni finora mai presentate al pubblico.
Il nuovo percorso inizia con l’esposizione di un’eccezionale collezione di orologi da persona provenienti da un’importante raccolta privata milanese che offre una panoramica dell’evoluzione tecnica e artistica dell’orologio dal XVI al XX secolo e permette al pubblico di ammirare la varietà delle tecniche di oreficeria e di smaltatura applicate alla decorazione delle casse.
La collezione di orologi del Museo Poldi Pezzoli, grazie a questa acquisizione, diventa così una delle più importanti al mondo, alla pari di quelle del Louvre di Parigi, del Metropolitan Museum of Art di New York e del Musée d’art et d’histoire di Ginevra.
Proseguendo, nella seconda sala, grazie alla generosità di Rossella Necchi-Rizzi e Orazio Carandente, è possibile godere di una raccolta di reperti archeologici, costituita da un significativo nucleo di ceramica apula del IV-III secolo a.C., testimonianza della storia del gusto e delle tendenze del collezionismo europeo che tra Otto e Novecento si sviluppò tra monarchi, aristocratici e la nascente borghesia.
Infine, nella Galleria dei Ritratti è esposta, in magnifico dialogo con i dipinti dello stesso periodo qui accolti, la collezione di porcellane europee del XVIII secolo di Guido e Mariuccia Zerilli-Marimò, generosamente donata dalla loro figlia accogliendone la volontà. La nuova sala consente così al pubblico un’immersione nella produzione artistica settecentesca di grande fascino. Le porcellane rappresentano, con pezzi di notevole rilievo, tutte le principali manifatture europee attive nel Settecento, tra le quali spiccano, per qualità e importanza, le opere realizzate a Meissen. Per l’occasione e per la prima volta dopo molti decenni, i tre vasi bianchi della raccolta, che facevano parte di una garniture de cheminée inviata nel 1725 da Augusto II a Vittorio Amedeo II di Sardegna, sono eccezionalmente riuniti ad altri due provenienti dallo stesso gruppo, conservati presso il Palazzo Reale di Torino.
Con “L’arte merita più spazio. Nuovi spazi per nuove collezioni”, il Poldi Pezzoli desidera coinvolgere la città di Milano nei festeggiamenti di questo epocale cambiamento, manifestando la propria gratitudine a tutti i donatori che lo hanno sostenuto e arricchito in più di 135 anni di storia.