La mostra di Milano che racconta il rapporto tra artisti e banchieri
Qual è il collegamento tra pittori e banchieri? Se lo chiede la mostra allestita alla Gallerie d'Italia di Milano dal 18 novembre al 26 marzo. 'Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi', questo il titolo della rassegna, indaga il ruolo che molti banchieri ebbero rispetto all'arte nel Rinascimento e per tutta l’età moderna.
Molte famiglie di banchieri, infatti, sponsorizzarono importanti opere d'arte, diventarono collezioniste e, in generale, si spesero a favore della cultura, considerato come uno strumento strategico di rappresentazione e di affermazione sociale. Cosimo e Lorenzo de’ Medici, le famiglie Giustiniani e Torlonia, Enrico Mylius, Moritz von Fries, Johann Heinrich Wilhelm Wagener, Nathaniel Mayer Rothschild, John Pierpont Morgan: numerose opere d’arte appartenute alle loro raccolte ne rievocano le figure, le vicende biografiche, spesso segnate da importanti iniziative a favore della collettività, l’attività mecenatizia, le scelte collezionistiche.
Alla figura di Raffaele Mattioli, banchiere 'umanista' che giocò un importante ruolo nella rinascita economica e culturale nell’Italia del dopoguerra, è dedicata una sezione della mostra. Grande ammiratore di Giacomo Manzù, Giorgio Morandi e Renato Guttuso, le sue prestigiose acquisizioni per la Banca commerciale italiana, poi confluita in quello che oggi è il Gruppo Intesa Sanpaolo, e il suo impegno nella grande editoria hanno costituito uno straordinario esempio a cui il 'progetto cultura', il programma pluriennale delle iniziative culturali della banca, dà continuità e conferma.
La mostra presenta opere importanti, alcune celeberrime, di Verrocchio, Michelangelo, Caravaggio, Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Valentin de Boulogne, Antoon Van Dyck, Angelika Kauffmann, Francesco Hayez, nonché un’opera inedita di Giorgio Morandi: capolavori di diverse epoche provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali. In partnership con Musei del Bargello e la Alte Nationalgalerie Staatliche Museen zu Berlin, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano e con il Patrocinio del Comune di Milano, l’esposizione è curata da Fernando Mazzocca e Sebastian Schütze.