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"Stylist a modo mio" in mostra a Milano dal 17 giugno

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

CARLOTTA BALDAZZI
STYLIST A MODO MIO

Dal 17 giugno al 10 luglio 2015
Inaugurazione 17 giugno ore 18.30
Spazio Tadini via Niccolò Jommelli, 24 Milano
A CURA DI
Francesco Tadini e Melina Scalise

Curioso percorso quello di Carlotta Baldazzi, figlia d'arte che nasce professionalmente stilista, anche di successo, fondando il marchio Dragoncella e poi decide di tornare al disegno, suo indiscusso amore. I figurini, nella sua veste di artista, assumono un ruolo nuovo che non è quello di presentare l'abito, ma l'idea di una donna che gioca con l'abito e a sua volta col suo ruolo precostituito di modella, di donna in cartolina, di bambolina. Carlotta presenta così delle modelle scomposte , dalle pose improponibili, che abbandonano la posa plastica del "figurino" per guardarsi in modo ironico. Una meta comunicazione sui modelli della moda da cui Carlotta stessa ha preso le distanze per guardare una donna nuova.

Biografia
Carlotta Baldazzi, nasce nel 1972 a Lugo (RA) e vive a Milano."Figlia d'Arte", padre pittore e madre artista proprietaria negli anni '70 di uno dei primi templi milanesi del vintage, Il Baule, ritrovo di artisti e attori, dove si organizzano mostre di quadri ed eventi con grandi esponenti dell'arte, Guido Crepax , Baratella, Crociani,D'angelo e altri. Da piccola il suo gioco preferito era disegnare, mostri, alberi e figure di fantasia. Intraprende studi artistici prima e stilistici poi, che la portano, grazie alla mitica Anna Piaggi, a lavorare nel mondo della moda (Missoni e Mila Shon). In seguito, lavorerà anche con Anna Fabiano e poi nel 2004 decide di sfidare la sorte e, con soli cento capi originali, debutta coraggiosamente in una delle zona più trend di Milano, con successo con il suo marchio Dragoncella. Nel 2013, abbandona la moda perché non trovare l'equilibrio tra l'aspetto artistico e quello manageriale che il brand richiedeva. Reinterpretare i suoi bozzetti in disegni che sdrammatizzano un femminile oggi troppo ingessato e omologato! La tecnica usata è mista (acquarello, pantone, acrilico, etichette di carta dipinte a mano, ecc) e i colori esplodono in tutta la loro vitalità, dai gialli, ai violi, ai fucsia, agli aranci, con tonalità addirittura fosforescenti. Espone i suoi lavori in diverse occasioni e produce anche delle sedie ricoperte in seta vintange.
LA MOSTRA AVVIENE IN CONCOMITANZA CON LE MOSTRE DI FAUSTA BONFIGLIO, SILVANA PINCOLINI, ARTE E MODA
Ufficio stampa
Melina Scalise
ms@spaziotadini.it

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