"Nuovo Cinema Israeliano": a Milano dal 7 all'11 maggio
Dal 7 all'11 maggio si terrà la IX edizione di Nuovo Cinema Israeliano, rassegna ospitata presso Spazio Oberdan, MIC e Fondazione CDEC Onlus (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea).
La programmazione, a cura di Nanette Hayon e Paola Mortara della Fondazione CDEC, prevede una panoramica a 360° sul cinema israeliano, con una molteplicità di stili e tematiche.
In calendario tre commedie che riflettono sulla realtà israeliana: Zero Motivation, della regista esordiente Talya Lavie, rappresenta il mondo militare femminile; The Farewell Party, diretto da Sharon Maymon e Tal Granit, affronta il tema dell’eutanasia; Kicking out Shoshana, di Shay Kanot, prende di mira molti stereotipi sul mondo israeliano.
Tre drammi pongono domande sulla religione e sull’educazione: The Kindergarten Teacher, di Nadav Lapid, vede un bimbo "poeta" riappropriarsi della propria infanzia con il sostegno di un'insegnante; Vice Versa, di Amichai Greenberg, tratta il tema della malattia e della religione; Mountain, di Yaelle Kayam, racconta di madre di famiglia che vive insieme al marito in un cimitero sul Monte degli Ulivi, che di notte si trasforma in un mercato del sesso.
Tre documentari poi, affrontano la cronaca israeliana attraverso vicende personali in cui i protagonisti tornano sulle tracce della propria storia: Hotline, di Silvina Landsmann, segue le attività di una ONG; Rinascere in Puglia, di Yael Katzir, ritrae un gruppo di donne israeliane nel sud Italia; Farewell Herr Schwarz, di Yaelle Reuveny, racconta la vita di due famiglie in Germania e in Israele.
Il Ghetto di Venezia, 500 anni di vita infine, di Emanuela Giordano, attraverso l’animazione, il teatro e le interviste, narra la storia del più antico ghetto del mondo.