Bolzano è l'unica città d'Italia in cui lo sport più importante non è il calcio ma l'hockey su ghiaccio, uno sport che è anche l'unica attività che tiene davvero assieme i due gruppi linguistici (italiano e tedesco) che abitano il territorio. L'Hockey Club Bolzano (HCB) ha 85 anni di storia, 19 scudetti e alcuni fra i tifosi più caldi d'Europa. Nel Bolzano hanno giocato fianco a fianco stelle dell'hockey mondiale come Jaromir Jagr (100milioni di dollari guadagnati in carriera, due Stanley Cup e un oro olimpico) e leggende locali come Gino Pasqualotto (attualmente ausiliare del traffico per il comune di Bolzano). Una squadra che grazie a Dieter Knoll, il suo geniale e talvolta aspro padre-padrone, ogni anno compete per il titolo a nonostante una gestione famigliare e un budget 4 volte inferiore ai big team del campionato. Questo significa che alcuni dei giocatori locali vanno al lavoro al mattino, ad allenamento il pomeriggio e la sera - durante le partite della lega trasnazionale EBEL in cui il Bolzano milita dal 2013 - battono avversari che guadagnano ben più di un cardiochirurgo. Perché a Bolzano si respira hockey, anche quando i soldi sono pochi. Nella stagione 2017/18 le cose però non vanno affatto bene per l'HCB che rimane a lungo all'ultimo posto della classifica, a ben 40 punti dalla vetta. Una posizione inusuale ed umiliante per una squadra come il Bolzano. Nessuno in quel momento può immaginare che nei mesi successivi tutta la città si stringerà attorno alla squadra nella più incredibile Cinderella story della storia dell'hockey su ghiaccio europeo, perché è soprattutto quando c�è da soffrire che viene fuori il proverbiale "cuore biancorosso".
scheda film
Anno:
2019
Durata:
89
Genere:
Documentario
Regia:
Daniele Rielli
Paese di produzione:
Italia
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