
Clelia, una ragazza di umili origini diventata un'importante modista di una casa di moda a Roma, ritorna nella natìa Torino per aprirvi una succursale. Qui incontra una ricca oziosa, Momina, la cui amica Rosetta ha tentato il suicidio. Clelia non ha amici a Torino, avendo lasciato la città molti anni prima. Momina la invita ad unirsi alla sua comitiva. Clelia così inizia la sua vita sociale a Torino. Fa parte del gruppo di amici anche Cesare, l'architetto che ha curato l'allestimento della boutique (Cesare, scapolo, è un corteggiatore di Momina, che vive separata dal marito). C'è anche una coppia: Lorenzo, pittore, e Nene, ceramista. Clelia, segretamente, avvia una relazione con Carlo, aiutante di Cesare. Carlo non è nel giro di amicizie perché «è un semplice» (è di rango sociale inferiore). Momina scopre che Rosetta, prima di tentare il suicidio, aveva cercato di chiamare Lorenzo. I due si conoscevano in quanto il pittore aveva realizzato, nei giorni precedenti, il ritratto della ragazza. Una domenica la comitiva va in gita al mare. Tutti cercano di divertirsi. A metà giornata, però, una battuta sbagliata di Mariella su Rosetta causa un litigio tra le due ragazze e Momina. Rosetta decide di ritornare a Torino. Clelia si offre di accompagnarla. Durante il viaggio Rosetta rivela il motivo per cui aveva tentato il suicidio: si era innamorata di Lorenzo.