E' stato necessario ridurre i giri a testa da tre a due, sullo scivolo lungo 200 metri posizionato ai Bastioni di Porta Venezia domenica 30 agosto: il "city slide", come viene chiamato lo scivolo d'acqua, ha avuto un successo stravolgente, anche grazie al "tam tam" su Facebook nei giorni precedenti. Aperto dalle dieci e mezza del mattino alle otto di sera, permetteva a chi si presentasse in costume da bagno le "scivolate" (prima tre, poi - dal pomeriggio - soltanto due) al prezzo di tre euro, che sono poi andate a CasArché, che sta realizzando una casa accoglienza per mamme con figli a Quarto Oggiaro (video).

Più di mille persone alle tre del pomeriggio avevano già acquistato il loro biglietto. Lunghe le code, anche fino a tre ore. Gli organizzatori hanno così deciso di limitare le scivolate a testa da tre a due, proprio per "sfoltire" maggiormente l'attesa. La corsia nord dei Bastioni, dove è stato montato lo scivolo, resterà chiusa fino alle 23 di domenica, in modo da permettere lo smontaggio.

L'altra faccia della medaglia, i disagi di chi non vedeva l'ora di provare - per la prima volta a Milano - questa esperienza ed iniziativa. "Code interminabili fin dal mattino, ingressi a rilento, entrano dieci alla volta, ora che si cambiano e si preparano e fanno tre giri...", commenta una lettrice di MilanoToday, Valeria. E più in generale sui social network non mancano le critiche. Qualcuno, vedendo la coda, è tornato a casa e qualcun altro lamenta che l'acqua nello scivolo era troppo poca per divertirsi sul serio. Segnalati anche vari casi di persone che hanno "saltato la coda" con arroganza.

Le critiche ricordano molto quelle della "Notte delle Lanterne" (lanterne che alla fine non si sono quasi viste) in Darsena. Ma da un altro punto di vista, sia le Lanterne sia il City Slide dimostrano semmai che i milanesi hanno voglia di uscire, di divertirsi, di fare esperienze insolite, di vivere la propria città e le occasioni che vi si presentano. Tutt'altra cosa le critiche allo scivolo che s'erano sentite nei giorni precedenti, come quelle di Riccardo De Corato (ex vicesindaco ora all'opposizione di centrodestra) che aveva parlato di "Disneyland inopportuna in pieno centro".