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A milano sulle tracce di Leonardo: arriva al Castello Sforzesco il festival che celebra gli strumenti ad ancia doppia

domani un concerto speciale a ingresso gratuito

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Parte dalle montagne del Friuli Venezia Giulia e arriva fino a Milano, martedì 4 giugno l'Anciuti Music Festival 2019, la rassegna dedicata interamente agli strumenti ad ancia doppia, come oboe, fagotto, controfagotto e corno inglese. Martedì 4 giugno alle ore 16, nel Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco, Anciuti Music Festival accompagnerà in un viaggio inedito (a ingresso gratuito) nelle celebrazioni per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci. Nato tre anni fa su iniziativa del comune di Forni di Sopra, piccolo centro di montagna in provincia di Udine, il Festival prende il nome da Giovanni Maria Anciuti (Forni di Sopra, 1674 – Milano, 1744), ineguagliato costruttore di strumenti a fiato esposti nei musei di tutta Europa.

Cosa avevano in comune Leonardo e Giovanni Maria Anciuti? Entrambi dovettero emigrare, spostarsi dai propri luoghi natii, per cercare fortuna a Milano. Coincidenza ancor più singolare, i Musei del Castello Sforzesco di Milano contengono traccia di entrambi gli artisti: la Sala delle Asse, l'unica sala nota interamente decorata da Leonardo, ed un oboe d'avorio realizzato dal nostro Anciuti, nella sezione dedicata agli strumenti musicali.

A celebrare questo binomio sarà – nella Sala della Balla- l'Ensemble J.M.Anciuti diretto dal Maestro Paolo Pollastri, con un programma intitolato "Leonardo da Vinci e Giovanni Maria Anciuti da Forni: l'eccellenza dell'arte italiana". Con la collaborazione dell'associazione culturale Dorelab, con la direzione artistica del maestro Paolo Pollastri, Primo oboe dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, e la direzione organizzativa del maestro Enrico Cossio, Anciuti Music Festival coinvolgerà da giugno ad ottobre musicisti, costruttori, studiosi e studenti, espositori di strumenti musicali antichi, promuovendo la diffusione delle conoscenze relative alla loro pratica e costruzione e avvicinando le nuove generazioni alla prassi esecutiva barocca degli strumenti ad ancia doppia.

Un’occasione da non perdere per chi opera nel settore, ma anche per chi semplicemente subisce il fascino della musica classica e dei grandi strumenti che la originano.

STORIA. La figura di Giovanni Maria Anciuti. Fino a poco tempo fa di Giovanni Maria Anciuti (1674-1744) si conoscevano solo le straordinarie creazioni strumentistiche, opere sparse in vari musei d’Europa: oboi e flauti realizzati con le essenze più strane e con i legni più duri (dal bosso al melograno, dall’africano palissandro al granatiglio americano), oppure in costoso avorio. Di questo genio, astro della musica europea tra Seicento e Settecento, si sapeva soltanto che operò a Milano: il cognome era considerato uno pseudonimo, ma la tenace azione di ricerca del professor Francesco Carreras, ricercatore del CNR di Pisa e appassionato musicologo, ha permesso di dipanare le nebbie e di attribuire con certezza i natali di Giovanni Maria Anciuti a Forni di Sopra, dove venne alla luce nel 1674. Ancora giovane lasciò il paese, scavalcando il passo della Mauria e raggiungendo Venezia: nella Serenissima ebbe la possibilità di frequentare alcune botteghe artigiane, in particolare una che operava nel settore degli strumenti musicali. Volenteroso, appassionato e talentuoso, imparò presto il mestiere e quando, appena ventenne, si sentì pienamente padrone della tecnica, partì da Venezia per trasferirsi a Milano. Lì iniziò a lavorare, si sposò e ai primi del Settecento cominciò a produrre i suoi raffinati strumenti, che nel giro di breve tempo divennero celebri, procurando al loro artefice commesse e fama.

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