Il Coro Elikya in concerto a Milano il 22 ottobre
Si conclude con il ritorno del Coro Elikya la rassegna Musica al MAS, inserita nel panorama delle offerte culturali di Expoincittà, che giovedì 22 ottobre alle 19.15 porterà sul palco “il ritmo della fede”. Tamburi che accompagnano archi, fusione di suoni classici e africani creano un'armonia unica, un viaggio attraverso le religioni del mondo unite dalla musica nell'arte. E l’arte diventa messaggio ecumenico, come il Museo d'Arte e Scienza di Milano, in via Quintino Sella 4, si fa centro dell’arte – Europea, Africana, Buddista - nelle sue forme più preziose, a cominciare dalla ricerca dell’autenticità delle opere.
Elikya in lingua lingala significa speranza, per sottolineare che i giovani, nonostante i contrasti e le contraddizioni di una società complessa e liquida, hanno voglia di incontrarsi e di impegnarsi per un futuro che privilegi la relazione nello scambio tra culture apparentemente diverse, perché è da questo confronto che può scaturire il Nuovo, il Possibile.
Composto da giovani provenienti da Italia, Congo, Cameroun, Togo, Uganda, Costa d'Avorio, Zambia, Guinea Bissau, Colombia, Ecuador, Russia il Coro è un laboratorio di ricerca e sperimentazione di creatività che attinge a diverse tradizioni musicali: in particolare nelle culture dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina. L'intento è quello di dare vita a nuovi affreschi sonori generati dalle tonalità dell'intreccio e della pluralità di combinazioni ritmiche e melodiche.
Il suo repertorio si caratterizza in prevalenza per canti religiosi cristiani provenienti dalle tradizioni culturali di diversi paesi del mondo, arrangiati da musicisti africani e italiani sullo sfondo di una connotazione afro. Attualmente il coro è composto da 25 coristi divisi in 4 sezioni (soprani, contralti, tenori, bassi) ed è diretto dal maestro Raymond Bahati, della Repubblica Democratica del Congo.
Dall’animismo alle diverse religioni del mondo, così Il Ritmo della Fede – il titolo dell’appuntamento al MAS – diventa una sorta di cordone ombelicale che unisce ciascuno di noi nel suo essere più profondo con il mondo che lo circonda. La serata è dedicata ai riti originari che accompagnavano le stagioni - della natura e della vita umana - e le cerimonie, dalla nascita di un bambino alla festa degli sposi. Ogni tribù, ogni villaggio aveva (e spesso ha ancora) i suoi feticci, maschere o “totem” da venerare, i suoi “stregoni”, o “sciamani”, o “santoni” (uomo o donna) depositari dei riti e delle cerimonie per propiziarsi gli spiriti, buoni e cattivi, uno o più dèi, un Essere Supremo che assume cento nomi diversi a seconda dei luoghi in cui è venerato.
Il ritmo riempie la Vita e il coro Elikya si fa testimone di un fondato sull'accettazione di una realtà invisibile, una realtà di Fede. Così musica e danza, per una sera, conducono lo spettatore in un viaggio spirituale al centro del cuore dell’Uomo.
Ingresso 9€, ridotto 5€
Gradita la prenotazione allo 0272022488 oppure info@museoartescienza.com