Collezione d'arte contemporanea di Deutsche Bank collection in Italia
Invito a Palazzo - CorsiArte per Deutsche Bank
Sentieri in-interrotti
Straordinaria apertura al pubblico per scoprire la collezione d'Arte contemporanea nel quartier generale di Deutsche Bank in piazza del Calendario 3, Milano-Bicocca
Open day, sabato 1 ottobre 2016
Continua per il terzo anno consecutivo la collaborazione di CorsiArte con Deutsche Bank all'apertura straordinaria della collezione d'Arte contemporanea della sezione italiana, in seno alla manifestazione nazionale "Invito a Palazzo" organizzata dall'ABI (Associazione Bancaria Italiana).
In questa occasione è possibile visitare gli interni del quartier generale di Milano-Bicocca, grande architettura degli anni Novanta del secolo scorso dell'architetto Gino Valle.
Guide esperte condurranno i visitatori in un percorso inedito, attraverso una delle più grandi e interessanti collezioni d'Arte contemporanea d'Italia normalmente non accessibile al pubblico, alla scoperta dell'Art Work, il programma artistico di Deutsche Bank: opere progettate per essere parte integrante del luogo di lavoro come le site specific, allo scopo di creare e favorire nuove interazioni dei fruitori con l'opera d'arte.
Gli Holzwege di Martin Heidegger sono tema ispiratore di questa edizione. La metafora è il cammino alla ricerca di senso dell'essere, cammino che si dipana tra le opere della collezione. Opere come sentieri di uno stesso bosco che sembrano confondersi uno con l'altro o improvvisamente sembra si interrompano. Ma sembra soltanto: in tal senso "Sentieri in-interrotti".
CorsiArte è responsabile del coordinamento scientifico e curatore dell'evento inedito insieme alla storica dell'arte e curatrice Angela Madesani, docente della scuola.
Il cammino si conclude con l'iniziativa "Portati a casa un'opera". Giovani fotografe, studentesse dell'Istituto europeo di design, sono a disposizione per tutti coloro che desiderano avere una foto-ricordo di sé accanto all'opera preferita.
Programma
Dalle ore 10.00 alle ore 19.00, guide esperte vi accompagneranno alla scoperta della collezione della Deutsche Bank Collection in Italia.
Durata delle visite guidate
30 minuti. Le visite si susseguono senza prenotazione ogni 10 minuti
Per informazioni
db.openday@corsiarte.it | +39 347 1212 831
Per saperne di più
www.corsiarte.it
Un percorso inedito
"Sentieri in-interrotti" è il titolo dell'Open Day 2016 di Deutsche Bank. Il riferimento è a Holzwege (Sentieri interrotti), appunto, opera di svolta del filosofo tedesco Martin Heiddegger, datata 1950. È la sua una ricerca di senso dell'essere, in riferimento all'esistenza umana attraverso una lettura di taglio fenomenologico.
Quello proposto per la giornata di sabato 1 ottobre è un cammino nella collezione dell'istituto bancario tedesco, che si dipana attraverso una trentina di opere realizzate con media diversi, dalla pittura all'installazione, dal collage alla fotografia, opere come sentieri di un bosco e ogni sentiero come cammino della ricerca umana: "Nel bosco [Holz] ci sono sentieri [Wege] che, sovente ricoperti di erbe, si interrompono improvvisamente nel fitto. Si chiamano Holzwege. Ognuno di essi procede per suo conto, ma nel medesimo bosco. L'uno sembra sovente l'altro: ma sembra soltanto".
La manifestazione di quest'anno si svolge nel grande edificio di piazza del Calendario, in zona Bicocca a Milano, progettato negli anni Novanta del secolo scorso dall'architetto Gino Valle (1923-2003), nell'ambito dell'intervento di riqualificazione urbana di quella particolare area alla periferia nord-est della città operato da Vittorio Gregotti e associati. In questa sede, trova luogo la metafora del bosco, dove le opere, come sentieri solo apparentemente interrotti, in tal senso Sentieri in-interrotti, attendono di essere ritrovate e, per certi versi, scoperte.
Il programma artistico di Deutsche Bank può essere riassunto in due parole: Art Works, opere d'arte, certo, ma anche arte che lavora, arte che funziona. Le opere, infatti, sono poste in dialogo diretto e continuo non solo con i lavoratori della banca, ma anche con i clienti e con i visitatori che ogni anno varcano i confini dell'istituto di credito per visitarne la collezione. In tutto questo è anche una chiara responsabilità sociale, in cui l'arte è momento portante del pensiero aziendale.
Quello della banca è un progetto d'arte diffusa, di cui i 5 lavori Site Specific ne sono una evidente testimonianza: Patrick Tuttofuoco con X-Flag (2007); Cosa succede nelle stanze quando gli uomini se ne vanno? Opera dedicata a tutti coloro che qui si incontreranno (2007), di Alberto Garutti; Una delle tante - One is as good as the other (1999-2007) di Lara Favaretto; Mare nostrum (2004-2007) di Luca Vitone; Piccola Giungla Concreta-Tesoro, allestita nel 2006 da Roberta Silva.
Molte delle opere della collezione italiana della banca contengono chiari riferimenti al Bel Paese, alla nostra cultura, alle nostre abitudini. Iconica l'immagine di un lido adriatico di Olaf Metzel, più inconsueti gli sguardi di Ralph Müller, Matthias Hoch, Andrea Ostermeyer che mettono in luce un'italianità lontana dalle cartoline con fotografie di scorci a Genova, edifici sulla tangenziale est di Roma e di interni veneziani ricamati. Mentre Petra Wunderlich, fotografa le cave di Carrara simbolo di un paese di grandi scultori, Gaia Fugazza ricostruisce nuove, avveniristiche architetture.
Quello di Lorenzo Scotto di Luzio è un omaggio a Luigi Tenco. In mostra, su una serie di mensole, è l'installazione di alcuni LP del cantante. Ma le copertine hanno qualcosa di strano: Scotto di Luzio ne interpreta la parte e le movenze, imitandone le pose in una performance, che crea una sorta di spiazzamento.
Tornano le icone con Simon Starling, che immortala la Panda rossa, simbolo dell'operosità di un paese in corsa, e con Jonathan Monk, che presenta una collezione di cartoline italiane in cui il francobollo è stato tagliato proponendo così un oggetto collezionistico monco del suo valore commerciale e ricco di memoria.
La collezione comprende opere di alcune star internazionali quali Tobias Rehberger, vincitore del Leone d'Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia del 2009, qui presente con una serie di piccoli bozzetti che ricordano il mondo della moda. Massimo Bartolini, riflette sulla vita che nasce come frutto di connessioni e relazioni dando vita a un bosco i cui alberi nascono dal reticolo di pieghe di un enorme foglio piegato a monte e a valle come una carta da origami. Pierpaolo Campanini, dà nuova vita a oggetti misteriosi evocati dai calchi ottenuti da un meteorite caduto in Emilia più di cento anni fa.
Armin Linke, tra i più significativi fotografi della giovane generazione, con la fotografia del Venetian Hotel di Las Vegas spiazza lo spettatore offrendogli un'immagine nota che lo sguardo prima riconosce e poi smaschera. Di Gabriele Basilico è proposto un particolare lavoro sui dancing emiliani, in cui l'indagine sociale sul fenomeno delle discoteca in ascesa alla fine degli anni Settanta è raccontata con sguardo limpido e analitico.
Frammenti di realtà più o meno autobiografica sono quelli che danno vita ai collage di Marcello Maloberti. Ritagli, pezzi di fotografie, rimandi a una quotidianità complessa in un procedimento di natura mnemonica, come nel suo Circo.
Nico Vascellari è presente con uno dei suoi Landscape del 2006. È un collage con ritagli di orecchie, posti sullo spazio del supporto cartaceo nella stessa posizione in cui si trovavano nelle riviste dalle quali sono stati ricavati. Artista poliedrico il veneto Vascellari, proviene dal mondo della musica Punk.
Uno spazio particolare è dedicato al disegno con Giovanni De Lazzari, piccoli quadri in cui il segno astratto coglie l'essenza degli elementi della quotidianità, e Andrea Salvino, il cui lavoro traspone una scena presa da un documentario in un disegno di dimensioni inconsuete, quasi uno spolvero per un affresco.
Curiosi i teatrini autobiografici di Moira Ricci, in cui attraverso un lavoro tridimensionale di collage fotografico l'artista ripropone persone e ambientazioni del passato creando nuove situazioni. Iconico il lavoro di Federica Palmarin, ma anche di attualità storica e politica: l'intensità dei volti dei bambini ritratti è quasi sacrale, il contesto è la campagna del Marocco ma il rimando è agli scatti di Paul Strand nell'Italia degli anni Cinquanta.
Chiude il percorso la poetessa visuale e body artist Ketty La Rocca, con un intenso lavoro del 1974 dedicato alla Pietà vaticana di Michelangelo, la cui figura viene sintetizzata progressivamente in linee, parole fino al semplice segno.
Sentieri in-interrotti
Progetto e coordinamento scientifico di
CorsiArte antiquaria, moderna, contemporanea | Dal 1994 è l'unica scuola italiana di qualificazione professionale in tutti i settori della storia dell'arte antica, moderna e contemporanea, dalla pittura alle arti decorative: mobili, design, fotografia, ceramica, argenti, gioielli, vetri, tappeti e arti tessili. La scuola propone un percorso culturale completo, strutturato e sistematico che porta alla formazione di diverse figure professionali nel campo dell'arte, fornendo un patrimonio di conoscenze storico-artistiche e tecnico-diagnostiche unico nel suo genere. In questi ultimi anni ha ampliato il campo d'azione mettendo a disposizione il suo know-how per la realizzazione di mostre d'arte, dal progetto al coordinamento scientifico alla comunicazione.
www.corsiarte.it
Mostra a cura di
Angela Madesani | Storica dell'arte e curatrice indipendente, è autrice, tra le sue pubblicazioni, dei volumi Le icone fluttuanti Storia del cinema d'artista e della videoarte in Italia e Storia della fotografia per i tipi di Bruno Mondadori. Ha curato numerose mostre presso istituzioni pubbliche e private italiane e straniere, collabora con alcune testate di settore. È autrice di numerosi volumi su prestigiosi autori fra i quali: Gabriele Basilico, Giuseppe Cavalli, Franco Vaccari, Vincenzo Castella, Francesco Jodice, Anne e Patrick Poirier, Werner Bischof. A Milano svolge attività di docenza all'Accademia di Brera, allo Ied e alla scuola CorsiArte.
Visite guidate da
Giorgio Cellini, Viola Matteucci, Giorgia Quadri, Luca Rotondo, Martina Sacchi
Fotografi
Paola Di Cerce, Serena Negri
Apertura al pubblico
Sabato 1 ottobre, ore 10-19
Ingresso libero
a percorsi accessibili
Per registrarsi e per informazioni
+39 347 1212 831
db.openday@corsiarte.it
Durata visite guidate
30 minuti
Partenza dei gruppi
ogni 10 minuti
Come raggiungere Deutsche Bank in piazza del Calendario 3 - Milano
Auto: da Milano, in direzione Sesto San Giovanni percorrendo viale Zara, viale Sarca o via Melchiorre Gioia | Treno: partenza dalle stazioni di Lambrate e Rogoredo, fermata FS stazione Greco Pirelli | Mezzi pubblici: Tram 7 (MM1 Precotto, MM3 Zara, MM5 Bicocca) Bus 87 (MM2 e MM3 Stazione Centrale, MM1 Sesto Marelli); MM5 Bicocca (MM1 Lotto, MM2 Garibaldi).