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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Art Gallery, mostra su Pasolini: per Sgarbi è il più grande regista

Intervista a Sgarbi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Dal 23 Dicembre fino all'11 Gennaio 2014 alla Milano Art Gallery è allestita una stupefacente mostra fotografica su Pier Paolo Pasolini dal titolo "Il fiore delle mille e una notte" organizzata dal manager Salvo Nugnes.

Il Prof. Vittorio Sgarbi esprime il suo parere sul grande regista in occasione dell'esposizione.

D- Un suo commento su Pasolini e su ciò che ha rappresentato nella sua epoca e rappresenta oggi?

R- Pasolini è stato l'intellettuale più attuale perché ha intuito il percorso rovesciato del progresso. Ha fatto considerare che fossero positive cose che non lo sono, in un processo di distruzione delle memorie e delle tradizioni; e quindi oggi capiamo, attraverso Carlo Petrini, con quello che ha fatto lo Slow Food tra riforme e proteste a Serrone, in Ciociaria, quello che non si è percepito negli anni di Pasolini, ovvero la globalizzazione oppure omologazione, come la chiamava lui.

D- Lei si è cimentato in una brillante performance teatrale sul tema "L'omosessualità e l'arte" e ha espresso un parallelismo tra Pasolini, Caravaggio e Von Gloeden in merito all'arte visiva; che affinità sono individuabili tra questi 3 grandi maestri?

R- Sono stato il primo ad accostare Pasolini a Caravaggio, parlando della sessualità di Caravaggio e della doppia vita: della vita d'arte e della vita libera, che è quello che fa capire perché Caravaggio è diventato così attuale, perché era predisposto ad essere compreso nel nostro tempo.

Von Gloeden è stato a sua volta un pioniere ma in chiave schiettamente omosessuale: i soggetti sono figure maschili nude, amorini che sia in Caravaggio che in Von Gloeden determinano altre affinità di contenuto.

D- Se Pasolini fosse nato pittore o scultore chi poteva incarnare tra i sommi artisti?

Pontormo.

D- Perché?

R- Pasolini nel suo film "La ricotta" ha fatto una rappresentazione tableau vivant della Deposizione del Pontormo intendendone lo spirito; ha fatto un po' come Bill Viola che ha realizzato la composizione di Pontormo con le figure umane.

D- Un parallelo di confronto tra Pasolini e D'Annunzio;

R- Pasolini è un personaggio dannunziano, in quanto è molto forte la presenza della sua vita.

Sono due epoche diverse, Pasolini era un omossessuale invece l'altro era un donnaiolo ma, in un certo senso, l'esperienza delle donne e l'esperienza degli uomini sono state parte della loro creatività. La vita è entrata fortemente nell'opera.

D- Un parallelo di confronto tra Pasolini e Pirandello?

R- Nessun confronto.

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