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Cultura Duomo / Piazza della Scala

Turandot il 1 maggio, Cgil divisa mentre i lavoratori decidono

La Scala ha chiesto a tutti i dipendenti la disponibilità a lavorare. Dalla Cgil voci contrastanti

La Turandot di Puccini, diretta da Riccardo Chailly, è a rischio per il primo maggio. Dovrebbe essere lo spettacolo "in onore" di Expo 2015, che inizia proprio quel giorno, ma si tratta anche della festa dei lavoratori. E l'azienda non può pretendere che i dipendenti lavorino.

All'interno dei sindacati, però, si dibatte. Paolo Puglisi, segretario milanese della Slc-Cgil, difende i lavoratori che diranno di no alla richiesta del teatro di lavorare anche il primo maggio, ricordando l'iniziale proposta (anche da parte del sovrintendente) di anticipare lo spettacolo al 30 aprile. "Se i lavoratori hanno scelto di non fare la prestazione, è cosa legittima. Se tutti faranno questa scelta, ci sarà di certo un grosso problema da affrontare", commenta Puglisi.

Parzialmente diversa la posizione di Graziella Carneri, esponente della segreteria lombarda della Cgil. Anche la Carneri difende il diritto dei lavoratori ad astenersi dalle prestazioni per il primo maggio, ma "è anche vero - aggiunge - che quest'anno è particolare per via di Expo. Ci piacerebbe che si aprisse in altra data, ma la Cgil deve fare una riflessione seria per andare anche verso le esigenze della città".

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