Debutto nazionale di "Bartleby": dal 15 novembre al teatro della Cooperativa
"Bartleby" è il più recente spettacolo del Teatro della Cooperativa, prodotto in collaborazione con Teatro Invito. Herman Melville è uno dei massimi scrittori di tutti i tempi. In Italia tale grandezza non è stata riconosciuta appieno: solo Moby Dick ha acquisito una certa fama. Bartleby, lo scrivano (1853) anticipa Kafka e Camus ed è uno dei testi più elusivi e affascinanti della storia della letteratura. Ambientato a Wall Street, descrive il contrasto tra la vita frenetica, rampante, votata al denaro e alla produttività, incarnata dalla city newyorchese e Bartleby, un personaggio che si rifiuta di svolgere le mansioni lavorative che il suo principale, un avvocato, gli affida, finendo a poco a poco col rifiutarsi di fare alcunché… persino di vivere. Bartleby è una narrazione fatta in prima persona dal personaggio dell’avvocato, una soggettiva attraverso la quale vivono gli altri personaggi: i tre dipendenti, i vicini di casa, il secondino, e naturalmente lo scrivano. È una narrazione sul filo dell’ironia, che ci prende per mano e ci conduce su un sentiero sempre più stretto, fino all’orlo di un abisso. L’avvocato si sente in colpa, si domanda se ha fatto tutto quello che poteva per salvare Bartleby, e gli spettatori si immedesimano, condividono la colpa, sentono il peso della loro inadeguatezza rispetto all’irruzione del diverso, dell’emarginato. Noi sentiamo affiorare gli stessi desideri, le stesse domande ogniqualvolta ci imbattiamo in un immigrato, in un accattone, in un malato di mente. Perché Bartleby è l’Umanità intera. Salvare Bartleby è l’impresa ardua, il grande fardello che ognuno di noi ha sulla coscienza.
PRIMA NAZIONALE | 15-25 novembre 2018
di Luca Radaelli da Bartleby, lo scrivano di Herman Melville; con Luca Radaelli, Gabriele Vollaro; musiche Carlo Boccadoro; luci e tecnica Graziano Venturuzzo; scena e regia Renato Sarti; coproduzione Teatro Invito/Teatro della Cooperativa