L’evento “note per beatrice” con le esibizioni musicali degli studenti stranieri di Intercultura e una guest star: il cantante Tommy Kuti
A causa delle restrizioni dovute al Covid, l’evento musicale “Note per Beatrice” verrà quest’anno svolto online. Sarà possibile seguire la LIVE domenica 16 maggio dalle ore 21 sul canale Youtube dei centri locali milanesi “Intercultura Milano” (https://www.youtube.com/channel/UC1kXM4FVUsCjGwK_pnum7oQ).
Protagonisti della serata saranno agli studenti stranieri, accolti quest'anno in Italia per un programma di scambio con l'Associazione Intercultura, che si sono distinti per le loro capacità musicali:
- Morena dall’Argentina, accolta a Torino, Ensemble di fiati, percussioni e pianoforte;
- Heidi dalla Finlandia, accolta a Taranto, Voce;
- Alessandro e Juan dall’Argentina, accolti a Rieti, Voce;
- Alexandra dall’Austria, accolta a Piacenza, Violino;
- Soffia dall’Islanda, accolta a Rivoli, Voce;
L’edizione 2021 ha aperto le sue porte ad alcune famiglie che attualmente stanno ospitando uno studente e ad alcuni volontari particolarmente dotati dal punto di vista musicale: le voci di Danilo, Isabella e Francesca di Milano 3 e Chiara al pianoforte da Putignano. Concluderà l’evento un ospite speciale, il cantante Tommy Kuti
Rapper e produttore musicale afro italiano di Brescia ed ex partecipante a un programma annuale negli USA con Intercultura, classe 1989, Tommy, all’anagrafe Tolulope Olabode Kuti, vanta una laurea a Cambridge, un contratto discografico con la Universal Music Italia, un featuring con Fabri Fibra, la partecipazione al reality Pechino Express 2018 con Mirko Frezza nel duo “I Poeti” e più di 44 mila followers su Instagram. Uno stile eclettico, un grande sorriso, la rima sempre pronta, ma anche impegno nel sociale e contro le discriminazioni. Della sua esperienza negli Stati Uniti con Intercultura dice “Io mi sento davvero fortunato nella vita per aver fatto questo tipo di esperienza. Sono diventato quello che non sapevo di poter diventare. È un concetto strano e un po' avevo il sospetto che sarebbe potuto accadere, ma durante la mia esperienza con Intercultura la mia personalità è esplosa. In Italia, nel contesto in cui sono cresciuto c’era un certo tipo di mentalità e non mi sentivo a mio agio ad essere me stesso. Mi risultava difficile che gli altri accettassero quello che ero e che lo facessi anche io. L’esperienza negli Stati Uniti mi ha insegnato ad amarmi.”