Salone del Mobile, gli organizzatori lanciano la proposta per la nascita di un museo del design
Duemila espositori e ogni aspetto dell'habitat troverà il suo spazio in sei giorni di focus
Il Salone del Mobile di Milano è arrivato alla sua 57esima edizione. Dal 17 al 22 aprile presso i padiglioni di Fiera Milano a Rho lancia il suo primo Manifesto, una dichiarazione di intenti per dare seguito a quel processo di internazionalizzazione che tanto il salone quanto la città hanno intrapreso.
Duemila espositori e ogni aspetto dell'habitat troverà il suo spazio in sei giorni di focus nei 205mila metri quadri dei padiglioni della Fiera di Rho-Pero.
“Milano specialmente dopo l’Expo è diventata una città fantastica - ha detto Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile - il salone del mobile è diventato la settimana più attrattiva. Noi abbiamo bisogno di Milano, delle istituzioni della cultura e degli eventi che vengono fatti”.
“Il salone è fantastico perchè riesce a mettere a sistema la città, la cultura l’arte e il prodotto – ha commentato Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo Eventi – quest’anno con i due saloni, cucina e bagno si rafforzeranno le presenze estere, perchè non ci dobbiamo dimenticare da dove veniamo: l’anno scorso è stato un anno eccezionale, abbiamo fatto circa 160mila presenze e 165 Paesi ma questo non deve farci dimenticare che dietro ci sono le nostre imprese”.
La presentazione di questa 57esima edizione con Milano al centro, è stata anche l’occasione per rilanciare una proposta, una mancanza per la città che istituzioni e privato intendono colmare stando tanto alle parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che di Luti: la nascita di un museo del design. “Stiamo discutendo di questa cosa – ha spiegato Luti – Penso che Milano si meriti un museo del design, dobbiamo avere il museo più bello del mondo, dobbiamo farlo e avere persone che lo curino. Penso che la Triennale sia la più dotata per avere la gestione di questo museo. Spero che pubblico e privato riescano a trovare le energie per farlo, mi sembra che questo sia il momento giusto”. “Il Salone senza Milano non avrebbe senso – ha detto Sala – e Milano senza il Salone perderebbe qualcosa di importante: 300mila visitatori per la vita, l’immagine e l’economia milanese sono assolutamente molto importanti”, ribadendo anche lui dal palco la volontà di dedicare un museo al design in città.