Gaggiano, il Comune alle porte di Milano dove tutte le case saranno unite da un filo rosso
L'iniziativa per San Valentino: "Creiamo nel nostro cielo una grossa ragnatela rossa"
"Oggi tanti nuovi #FiliRossi sono stati tirati nel cielo di #Gaggiano rendendo visibili legami nella nostra comunità che sopravvivono a un anno di distanziamento sociale! Ne aspettiamo altri! Almeno uno per ogni via... creiamo nel nostro cielo una grossa ragnatela rossa".
A scriverlo sul proprio profilo Facebook è la Pro Loco di Gaggiano, che ha lanciato l'iniziativa di unire balconi e finestre con tanti fili rossi, per festeggiare San Valentino e per legare tra loro le case di Gaggiano, paese di 10mila abitanti alle porte di Milano.
#FiliRossi a Gaggiano, l'iniziativa
Il porgetto è ispirato a un'opera realizzata nel 1981 da Maria Lai a Ulassai, in Sardegna. "Legarsi alla montagna" fu la prima azione di arte relazionale che, connettendo le abitazioni del paese con un nastro di stoffa celeste lungo 27 km, pose l'accento sull'importanza dei legami tra i cittadini. "La proposta, oltre che evidenziare il tema dell'amore - raccontano i promotori - ci sembra possedere un carattere più forte e significativo considerato l'avvicinarsi dell'anniversario dell'emergenza sanitaria.
Legare tra di loro le case vuol dire dimostrare che una comunità esiste, che un anno di "distanziamento forzato" non ha rotto i legami". A dare l'esempio via Curiel, da tempo ribattezzata Via degli Artisti, già ricoperta da fili e cuori e che sarà presto arricchita dalle opere di diversi artisti e fotografi.
"Un po' di guerrilla marketing per promuovere #iFiliRossiDiGaggiano... perchè? Perchè vogliamo che tanti cittadini colleghino i loro balconi e finestre con nastri e fili rossi... la Pro Loco non deve fare per Gaggiano ma con Gaggiano, aspettiamo quindi di vedere i vostri collegamenti! Perchè, anche se poco visibili, sono testimonianza di una comunità collegata, che si parla e si relaziona... la vera forza dell'amore. Perchè è stato un anno particolare... fatto di rapporti distanti e di distanziamento, ma vogliamo mostrare che, comunque, qualcosa si può fare. Noi ci siamo"