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Girotondo

Un' ironica analisi delle relazioni fra uomini e donne, un'amara critica alle difficoltà che un amore puro comporta nel realizzarsi:un piccolo capolavoro di drammaturgia capace di essere ancora attuale ed intrigante

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Teatro Oscar - Danza Teatro in collaborazione con Pacta Dei Teatri presentano:

GIROTONDO

di Arthur Schnitzler Traduzione Paolo Chiarini

Regia: Riccardo Magherini e Annig Raimondi

Con: Vera Di Marco, Cecilia Gaipa, Andrea Mittero, Davide Rustioni, Luca Solesin

Luci: Fulvio Michelazzi

Grafica: Riccardo Vitale

Dal 3 al 5 Luglio - ore 20.30

Girotondo, scritta nel 1897, da Arthur Schnitzier è un' ironica analisi delle relazioni fra uomini e donne, un' amara critica alle difficoltà che un amore puro comporta nel realizzarsi. Coloro che vengono coinvolti nel girotondo sono rappresentanti di tutte le classi sociali: la prostituta, il soldato, la cameriera, il giovane signore, la giovane signora, il marito, la ragazzina, il poeta, l'attrice, il conte; una spersonalizzazione che rende nello stesso tempo più anonima ma anche più universale l'azione. I contatti umani sono ridotti a pura furia negli istinti e negli intenti, mentre la banalità e l'inutilità delle convenzioni e la retorica spogliano i personaggi della loro veste sociale per lasciarli nudi e visibili quali "umani-bestie". Ma l'atto sessuale che conclude (non visto) ogni quadro è preceduto da un corteggiamento, una sorta di rito o danza dell'accoppiamento, in un "gioco delle coppie" costante, in cui uno dei due protagonisti è sempre anche uno dei due partners dell'atto successivo.

Attraverso vuoto dopo vuoto, rapporti senza rapporto, dove il più forte sovrasta il più debole e a sua volta viene sopraffatto da qualcuno di più forte, Arthur Schnitzler ci mostra un affresco complesso ed impietoso di un'umanità profondamente sola, intenta a cercare di apparire senza saper bene cosa essere.

… E l'aridità colpisce tutti inevitabilmente, come la morte. Schnitzler non salva nessuno. Nessuno esce illeso dalla catastrofe affettiva e amorosa in cui ogni essere umano, inevitabilmente, prima o poi, si imbatte. Schnitzler dipinge i suoi personaggi, come fa il suo coevo George Grosz, mostrandoli nel loro grottesco tentativo di apparire consoni alle convenzioni, incapaci di mascherare i lineamenti di bestie.

Riesce a fare tutto questo con tagliente ironia e leggera eleganza regalandoci un piccolo capolavoro di drammaturgia capace di essere ancora attuale ed intrigante.

Medico, scrittore, psicologo che anticipa nelle sue opere alcune fondamentali concezioni di Freud, Schnitzler è uno degli autori più significativi del fine secolo austriaco.

Annig Raimondi e Riccardo Magherini

COSTI: Biglietto intero 12/ ridotto 10 €

TEATRO OSCAR Via Lattanzio 58 - 20137 MILANO 02 36503740

MM linea 3 Stazione LODI t.i.b.b. Tram 16 Autobus 84, 90, 91, 92

Info e prenotazioni: info@teatrooscar.com

https://www.teatrooscar.it/site

Ufficio Stampa Milani&Cadeo

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