Icon di Fabrizio Berti
Grafico di straordinarie possibilità, padrone di un disegno semplice, ma estremamente incisivo, attento all'evoluzione della società, pronto a sintetizzare, con gusto e ceratività, i dati salienti, più significativi dei suoi personaggi, Berti soffonde le sue creazioni artistiche di una sottile, penetrante ironia. Un soffio di buonumore, alcuni tocchi vivificanti che finiscono nell'immaginario collettivo, i grandi codottieri definiti oggetti semplificati, ma con tocchi semplici ed incisivi. Così i grandi personaggi della storia avvolti nel mito secolare degli eroi sono riportati in terra da un sorriso claunesco, come i loro nasi. Bastano pochi particolari salienti, magistralmente azzeccati, per farli rivivere, togliendo la polvere saccente dei musei: Annibale, come Nelson è un po' guercio, Alessandro mostra nei capelli la giovinezza del generale conquistatore enfant prodige . Scipione l'Africano ha quasi l'elmo di sghimbescio, parecchio fuori ordinanza, il generale russo Zukov ha un medagliere da far invidia a tutte le campagne, messe insieme, dei suoi augusti colleghi e Gustavo Adolfo, punta di diamante della lega evangelica soggiace alla moda spagnolesca del colletto elegante ed inamidato, come i suoi acerrimi rivali cattolici.
Un giovane brillante, il Berti, che nella caricatura ed in scenette gustose per i grandi giornali potrebbe rinverdire i fasti di grandi caricaturisti nostrani e d'oltreoceano. Che il lupo ovvero Mr Woolf non sia destinato a soppiantare il mito di Snoopy? Provaci Fabrizio! Il futuro ed il successo saranno per sempre tuoi!