Il seguito dei due punti
Da un’intervista a Giovanni Femia
Di Valentina Cavera
Il suo messaggio:
Premettendo una serie di elaborati intrinsechi di colore dal cesto del loro lascito, (Una chiave espressiva, la ricerca del tizzone del fuoco d’artificio esploso), si coglie una linea dove il colore viene ipotizzato… svia alla vignetta; esse danno allo sguardo, la collocazione, il riconoscimento, riunite in un gesto puro e deciso… Alla luce quadri che riescono avere nello spazio- tempo una posizione definita… nel momento in cui lo spettatore riconosce l’opera riesce a carpire il significato della stessa e dire si ok, no ko; vengono sciolte le kappa e si creano dei collegamenti tra chi guarda e la funzione d’esse.
A questo punto deve essere bravo l’artista a dare una funzione che sia attuale da ogni punto vista.
Si parte dalla grafica minimale, si passa alla tecnologia, si cela l’atto… come il bruciato ricorda le colorazioni del pane… ma ci si ferma alla grafica che potrebbe dare regola…
Studio Mitti
Dall’11 al 14 aprile 2019
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano
Orari: 15.30 – 21.00.
12 opere
Tecnica: inchiostro su carta
Giovanni Femia, classe ’82, artista nel campo della pittura da più di dieci anni, ha partecipato a varie mostre internazionali e ha quotazioni prese a Parigi dal 2012… attualmente sulla piazza a Milano allo Studio Mitti.