Giovedì 11 dicembre a Milano inaugurazione della mostra "Twenty14"
La mostra presenterà dodici opere recenti, appositamente progettate dall'artista per la Galleria. In questa serie di autoscatti intitolata il Giorno dopo l'artista intende indagare sul pensiero di "fine" estremamente radicato e ricorrente nella nostra cultura, sin dal principio dei tempi. E' una riflessione sull'Apocalisse interiore, che ogni uomo vive attraverso i piccoli e grandi drammi della propria esistenza: processo continuo di dissoluzione e rinascita. Un estremo dualismo caratterizza l'immaginario artistico di Debora, in cui principio e fine sono strettamente correlati, così come vita e morte, sonno e veglia. Apocalypsis in greco significa Rivelazione e, la rivelazione, nella Bibbia, avviene spesso attraverso il sogno, dove il simbolo diventa simulacro.
Figure misteriose e velate abitano i remoti scenari senza tempo di queste opere, dove, seppur la vita sembra essere sospesa, una luce soffusa scalda l'ombra e l'acqua (che genera e distrugge) inumidisce e risveglia il terriccio. Il silenzio avvolge questi scatti che, con raffinata dolcezza, ci sussurrano infine un messaggio di speranza: al tramonto segue sempre l'alba e alla morte del seme la nascita di una meravigliosa pianta.